REFERENDUM LEGGE ELETTORALE

“Per la Cassazione la delibera deve tornare in Aula. La Lega ha fallito. ”
Torino – 22 ottobre 2019

“Il referendum per modificare la legge elettorale, fortemente voluto da Matteo Salvini, che ha bloccato i lavori di molti Consigli regionali e che, in Piemonte, ha visto la nostra dura opposizione rischia di naufragare prima ancora di ricevere il parere della Consulta” ha spiegato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.
“Infatti la Corte di Cassazione – ha proseguito Ravetti – ha confermato tutte le questioni che avevamo sostenuto nei giorni assurdi delle continue convocazioni dell’Aula e ha inviato ai Consigli regionali interessati i propri rilievi, invitandoli a modificare i testi e, in particolare a integrare il quesito referendario con integrale trascrizione dei testi delle disposizioni di cui si chiede l’abrogazione, cioè di dettagliare il quesito che occupava ben diciassette pagine, quelle che componevano il “lenzuolo” che avevamo esposto. Avevamo ragione noi, ma, in quei giorni, il delirio di onnipotenza del centrodestra era impossibile da arginare”.

“Questo significa – ha concluso Domenico Ravetti – che la delibera dovrà tornare in Consiglio regionale, impegnando sedute che dovrebbero, invece, essere dedicate a provvedimenti utili per i piemontesi, come più volte annunciato da Cirio. Si rischia di rallentare l’iter dell’Assestamento di Bilancio che ha appena iniziato il suo iter in Commissione. Non vogliamo né rivivere, né rivedere quel film.”

Esondazione di rii e torrenti

Ho appena ricevuto una telefonata dal Presidente Alberto Cirio. Sarà in Alessandria questa mattina con l’assessore alla protezione civile Gabusi per affrontare il momento drammatico che vivono gli abitanti del nostro territorio a causa dell’esondazione di rii e torrenti. In questi istanti le Istituzioni devono essere unite per il bene della popolazione. Per questa ragione assicuro tutto il mio e il nostro sostegno all’azione della Regione Piemonte e del suo Presidente per riportare alla normalità le nostre terre.