Dobbiamo
tornare a farci capire trovando una connessione sentimentale con le
speranze degli alessandrini e loro profonde aspirazioni.
Dobbiamo tornare a interpretare l’attesa della gente o, come diceva Giorgio La Pira, “l’attesa della povera gente”.
Padre Ernesto Balducci invitava a far politica per organizzare speranze
ed è quello che noi ora dobbiamo fare pur nella complessità del tessuto
sociale alessandrino.
Il periodo in cui iniziamo questo impegno è
complicato dalla tela della finanza globale che ha generato un mare di
ingiustizie. E un po’ ovunque, anche qui in Piemonte e in Alessandria,
la rabbia sociale ha trovato casa nelle risposte, per noi sbagliate, del
nazionalismo. Allora partiamo, costruiamo insieme la giusta
alternativa.