I pensieri spinati

Esco da Auschwitz Birkenau e non sono più lo stesso. Non ho le parole per spiegarmi cosa ho provato, figuriamoci se posso permettermi di banalizzarvi tutto con un post. Ma è la foto del filo spinato che voglio consegnarvi. Questa foto è la linea di confine insormontabile che divide un mondo da un altro mondo. Da una parte c’è chi può, dall’altra chi non può. È una linea fisica ma è figlia di un pensiero che viene prima del posizionamento dei paletti. Ditemi voi se questo nostro mondo va bene così. O ditemi se ancora oggi esistono fili spinati. Insisto: oppure ditemi se viviamo il tempo dei “pensieri spinati”.
#dallastessaparte#inviaggio

QUI, ORA AD AUSCHWITZ – BIRKENAU

“Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai.”