SITUAZIONE CRITICA, LA POLVERE VA TOLTA, NON VA MESSA SOTTO I TAPPETI.

Sanità in Piemonte: assunzioni, pronto soccorso, privatizzazioni e nuovi ospedali.

Premessa: nonostante la grande professionalità dei nostri bravi operatori sanitari e amministrativi la situazione è molto critica e non vedo la consapevolezza della dimensione dei problemi da parte di Cirio e Icardi.

Considerazione sulla premessa: non c’è nulla di più rischioso delle scelte precarie su un sistema precario con personale che in un numero troppo elevato lavora o in condizioni precarie o con contratti pubblici o privati precari.

Personale Covid: bisogna stabilizzare 5 mila persone reclutate in tempo di covid. Possono essere assunti solo 1137, che sono quelli che entro giugno ‘22 avranno maturato 18 mesi di servizio. Da luglio Cirio e Icardi si sono impegnati a stabilizzarli.

Risorse per le assunzioni personale covid: il Piemonte è in attesa di risorse dello Stato a copertura delle spese covid, più altre risorse aggiuntive. Inoltre, Presidente ed assessore sostengono che, pur di superare il problema, utilizzeranno risorse del bilancio regionale ricavabili dal prossimo assestamento di luglio utilizzando i canoni delle concessioni idroelettriche oppure attraverso i fondi europei della Coesione Sociale.

Riflessioni sulle assunzioni: a) abbiamo appena votato la previsione di bilancio ‘22 e la maggioranza non ha scelto di allocare risorse aggiuntive sul merito. b) durante la pandemia nel ’21 in provincia di Alessandria sui contratti a tempo indeterminato di infermieri il saldo tra cessazioni e assunzioni è negativo, ovvero meno 101. c) dico “basta con le illusioni ottiche!”. La questione gira attorno ad un unico fatto: quante unità infermieristiche sono previste in pianta organica per garantire i servizi ospedalieri e territoriali? Quante ne mancano? Quante ne mancheranno ancora dopo le stabilizzazioni?

Medici specialisti e Pronto Soccorso: con una serie di “accessi agli atti” cercherò di ricostruire la situazione del sistema sanitario piemontese non per come viene raccontata sul piano della propaganda ma per quella che realmente è. La ricostruzione parte dal Pronto Soccorso di tutti i presidi ospedalieri perché sono le porte d’accesso per tutti i cittadini, ma continuerò anche su altre attività. Ho chiesto per l’ultimo triennio: 1) il numero di accessi 2) il numero di accessi suddivisi per codici 3) il personale dipendente previsto in pianta organica, quello realmente utilizzato ed eventuale personale esterno tramite affidamento ai privati 4) eventuali costi per l’affidamento a privati del servizio 5) tempi di attesa intercorsi tra l’accesso al Pronto Soccorso e il ricovero al reparto o la dimissione.

Primi riscontri sull’accesso agli atti: non ho ancora ricevuto risposte e resto in attesa ma i primi segnali ricevuti mi lasciano alquanto basito. Ho notizia che nel Pronto Soccorso di Alessandria, per esempio, su un organico di 20 Dirigenti Medici previsti, sono strutturati solo 4 Dirigenti Medici. Ogni tentativo di reclutamento di nuovo personale non è andato a buon fine e non c’è disponibilità di Dirigenti Medici specialisti in Medicina d’urgenza.  E’ una cooperativa esterna che garantisce molte coperture di servizi e per ora mi limito a dire che cercherò di approfondire la questione appena avrò i dati dell’”accesso agli atti”. Mi risulta che in questi mesi, al fine di non incorrere nel reato di interruzione di pubblico servizio, si è dovuti ricorrere al distacco temporaneo in Pronto Soccorso di medici provenienti da altri reparti e che le previsioni per i prossimi mesi non appaiono migliori. Così continuando sfiancheremo il personale sanitario, peraltro non specializzato in urgenza, con un dubbio che mi resta, ovvero quello di indebolire le capacità di risposta nei reparti di provenienza.

Giudizio politico: perché proprio ora Cirio e Icardi non si assumono la responsabilità di riordinare rafforzando il sistema? Perché si ostinano ad evitare scelte strutturali e inseguono “soluzioni tampone” di giornata? Non hanno nemmeno un’idea lombarda di privatizzazione perché semplicemente in Piemonte affidano ai privati ciò che non riescono più a far funzionare con le risorse pubbliche.

Nuovo ospedale: avevo chiesto di togliere dal pantano elettorale il tema del nuovo ospedale. Invece lo troviamo nel palcoscenico propagandistico più di prima. Un vero peccato. Cirio dice “no a nuovi ospedali in aree a rischio idrogeologico”. Mi sa che sui rischi nella zona Orti gli sfugge qualche particolare. Icardi dice che “è fatta” per le risorse? Ci dica dove prende i soldi per realizzare la nuova aviosuperficie e presenti il piano esecutivo delle opere che andrà consegnato a Inail per sfidare altri progetti nell’ottenere una ben precisa disponibilità appunto di quel fondo. Che non è un fondo infinito e non è per tutti.