Il ricorso al Tar, le firme, Chiamparino, le Riforme, il consenso e i gufi

cropped-io_chiampa.jpgÈ evidente a tutti l’importanza dell’esito del ricorso al Tar sulla legittimità delle firme a corredo di alcune liste della coalizione del Presidente Chiamparino. Sarà una sentenza di carattere Amministrativo che potrebbe anche invalidare le elezioni dello scorso anno, una sentenza che ha un suo percorso di formazione parallelo alle indagini con profilo penale. Per come siamo abituati, aspettiamo e qualunque sarà l’esito, lo rispetteremo. Nel frattempo il Presidente ha anticipato una scelta che prescinde dai Tribunali e viaggia lungo il corso della Politica e dell’autorevolezza che la stessa dovrebbe riconquistare agli occhi dell’opinione pubblica per tornare ad essere uno strumento utile e al servizio dei cittadini. Chiamparino ha anticipato che se risultassero evidenti i grandi numeri delle firme invalidanti le liste, non attenderebbe la fine dei processi ma restituirebbe la parola agli elettori con le sue dimissioni. Ma c’è dell’altro, o almeno dovrebbe esserci dell’altro:  il futuro della Regione Piemonte. Sul futuro della Regione devo per coerenza una premessa. Siamo stati eletti per mettere in sicurezza i conti di questo Ente riportando verità e certezze al centro dell’azione di Governo e, al contempo, siamo stati eletti per attivare progetti di sviluppo economico inseriti in un contesto regionale che richiede nuove risposte alle tante domande che sono state poste dalle persone che vivono le difficoltà dei nostri tempi. Siamo stati eletti, quindi, per fare delle Riforme che, come tutte le Riforme serie e coraggiose , subiscono l’impatto iniziale negativo del dissenso.

Qui sta il problema. O la Politica è concentrata sul futuro del Piemonte e continua con coraggio a fare le Riforme che fanno bene ai Piemontesi, nonostante il dissenso iniziale e nonostante le intenzioni di Chiamparino, o la Politica mantiene lo sguardo rivolto verso il basso e fa ciò che può per raccogliere il consenso. Delle due l’una e, per chiarezza, io sono per le Riforme. Infine, giusto perché l’uomo è fatto di carne, troverei davvero irritante il vecchio gioco dei “compagni di partito” renzianamente definibili “gufi” volto a mettere in cattiva luce gli attuali componenti la maggioranza consiliare ( quelli che fanno le Riforme e in questa fase convivono con il dissenso) con l’unico obiettivo di garantirsi possibili candidature magari azzoppandone altre. Per ultimo, e lo dedico ai gufi, forse non si torna al voto presto.