ALESSANDRIA: L’OPPOSIZIONE CON LO ‘SGUARDO DRITTO E APERTO NEL FUTURO’


In premessa, per evitare incomprensioni, chiarisco che va tutto bene, tutti sono all’altezza, non esprimo giudizi e nemmeno critiche. Ho deciso però di pubblicare un pensiero con la speranza che possa essere d’aiuto. L’opposizione è un mestiere difficile soprattutto per chi, nelle stesso Ente, è uscito da una condizione di maggioranza perdendendo le elezioni. Non c’è un manuale del buon oppositore, non lo vendono in libreria perché non esiste uno schema predefinito. Dipende. Dipende dalle proposte della nuova maggioranza , dall’argomento, dipende da mille fattori. C’è un errore però che non andrebbe commesso: opporsi (o non opporsi) in funzione di ciò che è successo nel passato. Il passato, per chi amministra, è un ricordo soggettivo, riguarda la memoria dei singoli che prevale sulla memoria collettiva, sempre ammesso che il nostro Paese possa vantare su tutto una memoria collettiva. E pure il giudizio sul passato è una elaborazione che prescinde spesso dall’oggettività dei fatti. In minoranza in molti casi, non tutti, è tempo perso ostinarsi con caparbietà a difendere le scelte avvenute in precedenza . Certo, serve una naturale coerenza ma non una esclusiva battaglia politica a tutela della propria coerenza. Non si dovrebbero attivare ogni volta automatismi per mettere in relazione le scelte amministrative del passato con quelle che nel presente si compiono per il futuro. Sono paragoni per me interessanti ma che i cittadini traducono semplicemente in tutele di interessi politici per di più decontestualizzate. Vedo ogni volta il rischio di una battaglia che non coinvolge la comunità, lo vedo, inutile negarlo. Come se sul palco di un teatro una compagnia di talenti svolgesse una bellissima performance artistica di fronte a nessuno. Ve lo dico perchè quando capita di parlare di futuro, come è capitato nel PD durante i quattro appuntamenti organizzati alla Soms del Cristo, i talenti ad Alessandria, in Consiglio comunale e fuori, li vedo e sono alternativi all’attuale maggioranza.