In Consiglio Regionale sono intervenuto per sostenere l’istituzione di una Commissione Speciale per il contrasto ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
Ho chiesto alla maggioranza di approvarla perché non ha qualità nessun processo legislativo se costruito su un terreno dove il seme della violenza e dell’odio può far nascere delle essenze velenose. Dobbiamo studiare il fenomeno dell’intolleranza e del razzismo non perché la maggioranza dei piemontesi dimostrano queste disumane caratteristiche ma per contribuire ad isolarle per poi eliminarle. Perché Auschwitz – Birkenau, l’antisemitismo, la difesa della razza, la “soluzione finale” per un popolo, grazie al Cielo non torneranno più ma null’altro nel futuro dovrà nemmeno lontanamente somigliare un pó a tali atroci follie.
Archivi giornalieri: 10 Dicembre 2019
Consorzio Rifiuti: Ovada e Acqui Terme con o contro Novi Ligure e Tortona? Qualcuno ha interesse a dividere le Istituzioni?
“Sulla raccolta e smaltimento rifiuti in provincia di Alessandria chi può fare chiarezza? La Legge Regionale 1 del 2018 all’articolo 2 definisce gli obiettivi e le finalità della gestione dei rifiuti in Piemonte a tutela dell’ambiente in uno scenario di sostenibilità economica. In particolare vengono specificati gli obiettivi di minor produzione di rifiuto pro capite, così da conservare nel tempo gli impianti di smaltimento, e un graduale, ma significativo aumento della percentuale di raccolta differenziata” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.
“Leggo le dichiarazioni pubbliche dei Sindaci di Acqui Terme e Ovada, città che hanno raggiunto risultati molto positivi in breve tempo grazie ad adeguati metodi di raccolta “porta a porta”. In quelle dichiarazioni parrebbe evidente l’irritazione nei confronti dei loro colleghi di Novi Ligure e Tortona perché, così sostengono, sul percorso per raggiungere gli obiettivi di buon senso contenuti nella legge regionale hanno “tirato il freno a mano”. Inoltre, a corredo, è rilevabile una limpida accusa rivolta al vertice del Consorzio di bacino Csr che parrebbe ignorare il confronto istituzionale” prosegue Ravetti.
“E’ tempo di fare pubblicamente quattro domande:
- Perché la provincia di Alessandria continua a presentare i dati peggiori del Piemonte e perché il quotidiano resoconto giornalistico è lì a dimostrare uno stato almeno di incertezza nelle scelte di alcune amministrazioni comunali finalizzate a migliorare la situazione?
- Si può sapere la verità su quanta “vita” hanno ancora le attuali discariche e che ne sarà del nostro territorio quando alcune (anche solo una) non saranno più utilizzabili?
- E’ vero che un cittadino di un ambito consortile che, grazie alle scelte del suo Sindaco, con attenzione produce meno rifiuti e li differenzia con scrupolo paga la sua quota e pure “un pezzo” di quella di un cittadino dello stesso ambito meno attento e meno scrupoloso il cui Sindaco ha rinviato l’applicazione di metodi di raccolta virtuosi?
- Secondo i lettori più attenti l’Assessore regionale all’Ambiente cosa pensa di tutto questo caos?” conclude Domenico Ravetti.