CIRIO FACCIA IL PRESIDENTE: RITIRI IL DL “ALLONTANAMENTO ZERO”.
Ci hanno insegnato ad avere rispetto per le persone anche nella
battaglia politica più aspra. Sappiamo che il piano deve essere sempre
quello del confronto o dello scontro tra idee e convinzioni differenti
con argomenti, soluzioni, dati, prospettive, analisi. Non ci lascereremo
trascinare nella bagarre della critica sul piano personale, quello non
sarà mai il nostro stile. Per questo su Chiara Caucino non abbiamo nulla
da dire. Abbiamo tanto invece da dire sulle linee programmatiche
dell’Assessore alle Politiche sociali della Giunta di Cirio, Chiara
Caucino. Non le condividiamo, non condividiamo la sua analisi e pensiamo
che il disegno di legge “Allontanamento zero” rappresenti la sintesi
della demagogia, della superficialità e del pressapochismo che animano
la politica della Giunta Cirio in particolare nell’ambito delle
politiche sociali. Dell’assessore però riconosciamo il coraggio di
sostenere le sue tesi (sbagliate) e di raccontarle con coerenza per
mezzo di frasi che noi, per le nostre idee, non useremmo nemmeno per
farci appositamente odiare.
Quindi è evidente che il problema non è
il pensiero personale di Chiara Caucino ma il programma della Giunta di
Cirio, ed è lui che deve risponderne. Anche qui, nulla di personale ma
l’atteggiamento politico del Presidente ci pare ormai di averlo messo a
fuoco. Tende a nascondersi, a non assumersi fino in fondo le
responsabilità come se la scelta degli assessori non dipendesse da lui,
come se le politiche degli assessori non dipendessero da lui, come se le
nomine della sua maggioranza non dipendessero da lui. Ci aspettiamo dal
Presidente, non dall’assessore Caucino, una dichiarazione che permetta
di superare il gioco del silenzio a cui si è costretto e se, a parte i
chiarimenti o le scuse per le frasi che abbiamo letto, il dl
“Allontanamento zero” è da ritenersi nei fatti superato. Ricordiamo al
Presidente che lunedì prossimo alle 9,30 è convocata la IV Commissione
per discutere proprio con l’assessore Caucino le missioni e i programmi
del bilancio 2020 di sua competenza. Le condizioni per un confronto
rischiano di non esserci mentre permangono tutte le condizioni per uno
scontro che solo il Presidente, non altri, dovrebbe evitare.
Riprenderemo con calma il tema degli affidi e troveremo soluzioni
migliorative – dove necessarie – non con gli striscioni appesi si muri
dei palazzi ma con le evidenze raccolte nelle indagini conoscitive dalla
Commissione regionale.