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A Palazzo Pirelli

Siamo a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio Regionale della Lombardia, per discutere di autonomia differenziata e del progetto “Calderoli”, che la destra vorrebbe imporre ma che ha dei limiti troppo evidenti: l’organizzazione dello Stato sui territori deve essere diversa. Per noi sono il federalismo e l’autonomismo solidale, previsti in Costituzione, le tracce su cui muoversi per avere uno Stato moderno. Certamente non i pasticci del “Calderoli’.

Oggi, 8 marzo

Oggi, 8 marzo, si celebrano le donne, e io credo che il migliore modo per farlo sia portare gesti concreti per raggiungere, nel futuro più prossimo possibile, la vera parità.

Il Piemonte è stata la prima Regione d’Italia ad approvare un testo sulla parità salariale, a mia prima firma. La legge agisce su due livelli: si fa veicolo di consapevolezza del problema e contiene specifiche iniziative economiche che rendono la battaglia contro la discriminazione e il gender-gap concrete, premiando le imprese pubbliche e private impegnate nel superamento delle barriere e delle ingiustizie che purtroppo anche in Piemonte esistono.

Domani parleremo proprio di questo: saremo a San Salvatore Monferrato, in Piazza Carmagnola, con Clara Ratti, Noemi Agosti e Giulia Giustetto. Sarà un’occasione per confrontarci sugli importanti passi avanti fatti, e della strada che ancora dobbiamo percorrere, sempre insieme, sempre dalla vostra parte.

Il diritto di manifestare il proprio pensiero

Stamattina ero in piazza ad Alessandria con gli studenti, per rivendicare il diritto di manifestare il proprio pensiero. Le immagini di Pisa rimarranno a lungo impresse nella memoria di tutti: il libero pensiero non solo è legittimo, ma deve essere incoraggiato. Il fatto che giovani e giovanissimi scendano in piazza per manifestare per me è una delle più belle dimostrazioni di vivere in uno Stato democratico: al contrario, i manganelli dimostrano quanto sia facile ferire la nostra democrazia.

Allo stesso modo trovo pericoloso dividerci tra sostenitori dei manifestanti e sostenitori delle forze dell’ordine: gli agenti presenti alle manifestazioni eseguono ordini precisi, è quindi necessario interrogarsi su questi, e sulle motivazioni che portano agli scontri.