Sostegno unitario all’assessore Parigi per riaprire il confronto per una Atl unica Alessandria, Asti, Bra, Alba.

 

Sulle polemiche relative alla riorganizzazione del sistema di governance del turismo piemontese bisogna fare chiarezza. Era in corso un confronto politico e tecnico per accorpare l’agenzia di Alessandria con Asti coerente con le dinamiche economiche territoriali, ivi compresa la fusione fra le due Camere di Commercio. Non per chissà quale altro motivo ma per ragioni di merito e di metodo che capisco ma che non condivido, ad Asti il Sindaco e il Presidente della Provincia, pur con responsabilità e ruoli differenti, hanno scelto di interrompere il confronto per definire un nuovo percorso con l’agenzia turistica di Alba e Bra escludendo di fatto l’intera provincia di Alessandria. Sottolineo che l’esclusione riguarda l’intera provincia perché nessuno pensi di utilizzare nella Atl Unesco la parte collinare del Monferrato casalese. E’ giusto precisare, come nota di cronaca, che l’assessore Parigi ha ribadito in Commissione che il Sindaco di Asti ha cercato per un anno intero il Sindaco di Alessandria attraverso la segreteria (non ha il numero di cellulare) senza ottenere mai risposta. Voglio andare oltre alle polemiche e prendo atto con piacere che al termine dei lavori della Commissione è stato conferito unanimemente un mandato pieno all’Assessore per riaprire il tavolo di confronto con Asti e Alba – Bra, insieme ad Alessandria, così da verificare nuove e favorevoli condizioni per un’unica Atl. Nella nostra provincia però sarebbe bene raccontarci la verità circa il fatto che c’è troppa frammentazione che non permette di fare sistema come invece dovremmo fra Istituzioni, soggetti privati e territori differenti. Per promuovere turismo nel mondo bisogna unire le risorse economiche e non solo i pensieri e le risorse umane. Chi organizza il turismo nei territori dove il turismo funziona porta a sintesi le tante esigenze rafforzandole tutte.