Rifiuti Alessandria (articolo su La Stampa): rispondo a Lega, Forza Italia e assessore all’ambiente.

Gentilissimo Piero Bottino, a Tua firma su La Stampa del 14 novembre leggo un articolo a pag. 43, come al solito intelligente e puntuale, dal titolo RIFIUTI, PER ORA NIENTE PORTA A PORTA IN PERIFERIA. Stop da Forza Italia e Lega. E L’assessore all’ambiente del Comune di Alessandria Borasio dichiara “Quel bando regionale era una beffa”.

Ti prego di verificare quanto sotto riporto giusto per fare chiarezza e Ti prego di pubblicare per ragioni di verità la mia replica.

La somma totale destinata al Bando è di 5.4 milioni. L’importo a cui erroneamente l’assessore di Alessandria si riferisce (1.4 milioni) è la somma ad oggi impegnabile e che viene nel tempo incrementata. Ma ha un valore relativo, in quanto soggetta alle dinamiche di incasso. Infatti il finanziamento del Bando Regionale è sostenuto attingendo le risorse dell’intero ammontare del gettito del tributo speciale per il deposito in discarica di rifiuti, nei limiti delle somme effettivamente incassate. Si noti che l’incasso del tributo nei confronti dei gestori è effettuato dalle Province che devono poi girarlo alla Regione. La Provincia di Cuneo ha già girato il tributo relativo ai conferimenti del 2018, La città Metropolitana quello del 2017, la Provincia di Alessandria ha recentemente saldato il 2016. Quindi se ad oggi per il Bando sono impegnabili solo euro 1.400.000 ciò è determinato dai ritardi nei versamenti da parte delle Province, in particolare quella di Alessandria. Mi si perdoni l’accenno polemico lontano dal mio stile ma voglio informare l’assessore che la Provincia di Alessandria è ultimamente per lui facilmente contattabile in quanto amministrata da un Presidente e da una maggioranza del suo stesso colore politico.

Inoltre è bene precisare che sul primo bando stanno ricevendo finanziamenti 8 progetti, il più consistente dei quali relativo al Consorzio – Tortonese, Ovadese, Novese, Acquese – per oltre 700.000 euro a sostegno del passaggio Porta a Porta. Da relazioni informali ricavo che sul secondo Bando lo stesso Consorzio sta prospettando una ulteriore richiesta (che verrà valutata nelle sedi competenti) per analogo intervento in altra zona del medesimo consorzio. Questa è la dimostrazione del fatto che o si cercano pretesti oppure si cercano risultati importanti in termini di consistenza dei finanziamenti. Infine annoto che presumere una linearità nell’attribuzione delle risorse che porta a immaginare che al massimo ad Alessandria sarebbero spettati 200.000 euro, come riportato nell’articolo, non corrisponde al meccanismo di funzionamento del bando. Esso prevede la finanziabilità dei progetti fino ad un massimo di 900.000 euro sulla base delle valutazioni di merito della commissione esaminatrice i cui criteri sono scritti negli allegati al bando che basterebbe leggere. Diciamo la verità: al primo Bando il Comune di Alessandria non ha partecipato e al secondo probabilmente non intende partecipare.

Domenico Ravetti

Consigliere Regionale – Capogruppo PD