Le vacanze dei cattivi pensieri, dei bei progetti, dell’astio e del rancore

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I pensieri non vanno in vacanza, i pensieri restano nelle menti delle persone. Ma le persone, tutte, e i pensieri, intendo i cattivi pensieri, meriterebbero una tregua, una sospensione, un time out. Proprio loro, le persone con i cattivi pensieri, meriterebbero il tempo per un respiro profondo, un respiro rigenerante che rimetta forza nel corpo e nell’anima per ripartire. Allora, non volendo imitare i maestri delle filosofie orientali tantomeno i moderni cialtroni del benessere a basso costo, mi limito a dire che, almeno per quanto riguarda il mio Agosto, non sarà così importante il luogo fisico in cui trascorrerò le vacanze (da qualche parte andrò) ma lo spazio mentale all’interno del quale per un po’, per quanto sarà possibile, leverò i pensieri, magari solo i cattivi pensieri. Nel frattempo, con i criteri della mia bussola, cercherò di ripristinare un ordine di priorità oggettivo agli eventi della mia vita pubblica; ogni tanto serve per non smarrire la rotta. Così con l’occasione per qualche giorno proverò a non pensare al PD, riprenderò a settembre.

Anche i progetti e le idee non vanno in vacanza ma quelli li porterò con me per affinarli al meglio perché appena dopo le vacanze dovremo realizzarli. Così continuerò a pensare con piacere al Piemonte, ai territori della nostra bellissima provincia, alla Sanità, alle proposte di legge che discuteremo prossimamente.

Ed infine, pure l’astio, il rancore e la cattiveria non vanno in vacanza e io non li porterò con me. Quando riprenderò a settembre, sia chiaro, li lascerò ad altri che avranno campo libero nella comunità in cui vivo, Castellazzo Bormida, quella che aveva un sindaco e che ora ha un Commissario Prefettizio. La questione non è riconducibile agli ultimi consiglieri comunali e non è nemmeno legata alle ragioni più o meno valide della sfiducia e, per dirla tutta, nemmeno al complesso conflitto tra il PD e Sel. La questione è un’altra: mi sono convinto che la prossima lunga campagna elettorale, quella che porterà al voto nella primavera prossima potrebbe non essere caratterizzata da un confronto sui progetti per il futuro, quindi potrebbe non essere uno spazio per la Politica. Le prime sensazioni mi portano a non escludere uno scontro cattivo, rancoroso e astioso tra gruppi di persone, forse anche tra persone che stimo. I soggetti che potenzialmente potrebbero animare lo scontro nella mia comunità potrebbero non essere solo i protagonisti di oggi, anche altri, per ora silenti, potrebbero occupare spazi per costruire i presupposti di una vittoria elettorale con gli strumenti possibili, senza sconti per nessuno, contro gli avversari, non certo con progetti per i cittadini. Ma se ci saranno astio, rancore, cattiveria e non ci sarà Politica, è bene affermare da subito che non ci sarò io. Per Castellazzo Bormida torno dalle vacanze a giugno 2016.