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Riconoscimento ASO e ASL di Alessandria come istituto di ricovero e cura a carattere scientifico

È arrivata l’ora degli atti formali per il riconoscimento dell’ASO e ASL di Alessandria quale IRCCS – centro di ricerca sulle patologie ambientali –. Questa è una scelta decisiva per migliorare Ambiente e Salute.

È arrivata l’ora degli atti formali per il riconoscimento dell’ASO e ASL di Alessandria quale IRCCS – centro di ricerca sulle patologie ambientali –.  Questa è una scelta decisiva per migliorare Ambiente e Salute.

Torino – 19 marzo 2019 – “Ho presentato, in Consiglio regionale, un ordine del giorno che impegna la Giunta a sostenere con un atto deliberativo, possibilmente entro pochi giorni, il riconoscimento dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), a prevedere il fondamentale coinvolgimento dell’Asl di Alessandria e a richiedere formalmente alla Direzione Generale dell’ASO l’attivazione della procedura utile a definire il dossier per la relativa candidatura” ha dichiarato il Presidente del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Domenico Ravetti.
“Nel comprensorio di Alessandria e Casale Monferrato – ha proseguito Ravetti – i dati sull’incidenza dei tumori connessi a fattori ambientali, in particolare quelli sul mesotelioma, mostrano un andamento superiore alla media regionale e nazionale e Alessandria e la sua provincia hanno consolidato, negli ultimi anni, la propria tradizione scientifica e hanno individuato come linea di ricerca i tumori rari e il mesotelioma, realizzando importanti studi clinici. Sarebbe, quindi, importante valorizzare la rete ospedaliera e territoriale alessandrina nella sua complessità, con la creazione di un centro ad alta specializzazione proprio sulle patologie ambientali. Questa scelta consentirebbe di fornire risposte non solo al mesotelioma, ma anche alle malattie, oncologiche e non, correlate all’inquinamento”.
“Il riconoscimento di IRCCS – ha spiegato Domenico Ravetti – costituirebbe un valore aggiunto di grandissima importanza e prestigio, un importante catalizzatore di risorse economiche pubbliche e private, anche dall’estero, ma anche uno strumento utilissimo per attrarre ricercatori e specialisti soprattutto nel campo del mesotelioma e per formare giovani medici”.
“Auspico – ha concluso il Presidente Ravetti – che si riesca a ottenere questo risultato importante per poter fornire ai pazienti prestazioni di ricovero e cura di alta specialità”.

55 milioni per le prestazioni non comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza

Bilancio di previsione 2019-2021

Domenico Ravetti (Pd): “Confermati 55 milioni di euro per le prestazioni non comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza”


Torino – 6 marzo 2019 – “Nel Bilancio di previsione, in discussione in Consiglio regionale, sono stati stanziati 55 milioni di euro, per l’anno 2019, destinati al finanziamento di tutte le prestazioni non comprese nei livelli essenziali di assistenza, confermando l’investimento del 2018” ha spiegato il Presidente del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Domenico Ravetti.
“I 55 milioni – ha proseguito Ravetti – serviranno a finanziare gli assegni terapeutici di cura e le borse lavoro per pazienti psichiatrici, gli assegni di cura per anziani non autosufficienti, i gruppi appartamento e le comunità alloggio psichiatrici, le parrucche per pazienti sottoposti a cure chemioterapiche e la cura delle persone affette dalla SLA”.
“La Regione – ha concluso Domenico Ravetti – dimostra, ancora una volta, l’attenzione alle necessità dei pazienti e delle loro famiglie, attraverso il finanziamento pubblico di prestazioni importanti. Investire su questi interventi significa aiutare, concretamente, persone che versano in condizioni di fragilità sociale e che si trovano, spesso, anche, in precarie condizioni economiche e continuare a tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini”.

Domenico Ravetti (Pd): “Confermati 55 milioni di euro per le prestazioni non comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza”
Torino – 6 marzo 2019 – “Nel Bilancio di previsione, in discussione in Consiglio regionale, sono stati stanziati 55 milioni di euro, per l’anno 2019, destinati al finanziamento di tutte le prestazioni non comprese nei livelli essenziali di assistenza, confermando l’investimento del 2018” ha spiegato il Presidente del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Domenico Ravetti.
“I 55 milioni – ha proseguito Ravetti – serviranno a finanziare gli assegni terapeutici di cura e le borse lavoro per pazienti psichiatrici, gli assegni di cura per anziani non autosufficienti, i gruppi appartamento e le comunità alloggio psichiatrici, le parrucche per pazienti sottoposti a cure chemioterapiche e la cura delle persone affette dalla SLA”.
“La Regione – ha concluso Domenico Ravetti – dimostra, ancora una volta, l’attenzione alle necessità dei pazienti e delle loro famiglie, attraverso il finanziamento pubblico di prestazioni importanti. Investire su questi interventi significa aiutare, concretamente, persone che versano in condizioni di fragilità sociale e che si trovano, spesso, anche, in precarie condizioni economiche e continuare a tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini”.

Piano qualità dell’aria: al primo posto la salute.

Domenico Ravetti (Pd): “Al primo posto la salute dei cittadini”

Torino 28 febbraio 2019 – La Commissione Ambiente del Consiglio regionale ha approvato oggi il “Piano per la Qualità dell’aria”.

“Questo provvedimento rappresenta uno degli atti che il nostro Gruppo vuole approvare entro la fine della legislatura perché non si rimandano le scelte per la salute delle persone. Pensare alla qualità dell’ambiente in cui viviamo significa pensare alla salute dei cittadini” ha spiegato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

“Il Piano – ha proseguito Ravetti – interviene su 47 misure legate a diversi ambiti: trasporti, energia, industria, agricoltura, riqualificazione urbana e ha lo scopo di contribuire al miglioramento delle condizioni ambientali, raggiungendo gli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 dell’Onu e dalla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile “.

“In questo contesto più generale – ha concluso Domenico Ravetti – si colloca anche il tema della mobilità sostenibile legato alla necessità di compiere le scelte migliori per tutelare ambiente e salute. I provvedimenti dei Comuni, tra i quali l’introduzione o la rimodulazione della Ztl, per avere un effetto positivo devono essere preceduti da un Piano urbano della mobilità sostenibile, che, da normative nazionali, dovrà essere approvato entro il 5 ottobre 2019. Un Piano che tenga conto di di una visione globale della mobilità urbana, con obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ivi comprese le esigenze di chi nei centri storici vive e lavora. Auspichiamo che tutte le amministrazioni vogliano contribuire, al di là di interessi particolari, a rendere il Piemonte un luogo migliore”.