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VI RACCONTO LA SANITA’ PIEMONTESE CON UNA STORIA VERA.

Ecco il testo di una mail che ho ricevuto.

Noi questa storia dobbiamo cambiarla.

Sono un cittadino piemontese residente in provincia di Alessandria; agli inizi di giugno ho prenotato tramite il CUP Piemonte una visita urologica presso una struttura sanitaria pubblica della mia zona: fra le varie opzioni proposte quella più “prossima” come data di prenotazione è stata quella di Casale M.to il cui accesso sarebbe stato possibile il 23/9/2022 alle ore 10.50, appuntamento che ho confermato e, in conseguenza del quale,  ho provveduto, nelle settimane successive, a sottopormi agli esami di rito funzionali alla visita di controllo richiesta. Sabato 18/9 alle ore _____ ho ricevuto dal CUP Piemonte tramite SMS il promemoria dell’appuntamento n. _____ e Lunedì 20/9 alle ore_____ un secondo SMS dal n. _____mi veniva comunicato che l’appuntamento n. _____ Era stato spostato al 1 FEBBRAIO 2023 alle ore___. Oggi, recatomi comunque in ospedale, ho avuto l’amara sorpresa di non trovare NESSUNA PRENOTAZIONE a mio nome, né per la data odierna né per il prossimo 1/2/2023; visibilmente contrariato, per non usare altri termini più adeguati al contesto, mi è stato riferito dall’infermiera del reparto di non essere il solo ad essere nella stessa condizione (verificata con una telefonata interna alla struttura locale del CUP) e che tale situazione di caos si è determinata, e persiste, con la migrazione delle attività di prenotazione presso il nuovo CUP regionale; le prenotazioni, inoltre, sono bloccate sino al prossimo 10 ottobre a causa della chiusura dei sistemi. Stante il lasso temporale intercorrente dal nuovo appuntamento e fidando soprattutto, sulla veridicità dello stesso, dovrei pertanto ripetere gli accertamenti diagnostici sobbarcandomi naturalmente il pagamento dei relativi ticket. Complessivamente, dunque, una confusione totale che denota, da un lato, la scarsità del servizio offerto e, dall’altro, la più completa indifferenza alle conseguenze che ne derivano ai cittadini per i succitati disservizi. CREDO, anzi ne sono certo, che risolverò privatamente il mio problema auspicando quanto prima un cambio gestionale a tutti i livelli, soprattutto in quelli decisionali, essendo la salute pubblica materia di primaria importanza che necessita non solo di competenze in campo sanitario ma, nella fattispecie, di adeguate capacità organizzative.

Mancanza operatori sanitari

Dopo il primo pensiero (la vostra salute), volete sapere il mio secondo pensiero e il mio secondo impegno post elettorale?

La vostra salute, sempre, che per me, per noi, viene prima dei provvedimenti ideologici della destra come “allontanamento zero”.

Di “allontanamento zero” e delle possibili derive comunque ne parleremo nelle prossime ore. #dallastessaparte

SITUAZIONE CRITICA, LA POLVERE VA TOLTA, NON VA MESSA SOTTO I TAPPETI.

Sanità in Piemonte: assunzioni, pronto soccorso, privatizzazioni e nuovi ospedali.

Premessa: nonostante la grande professionalità dei nostri bravi operatori sanitari e amministrativi la situazione è molto critica e non vedo la consapevolezza della dimensione dei problemi da parte di Cirio e Icardi.

Considerazione sulla premessa: non c’è nulla di più rischioso delle scelte precarie su un sistema precario con personale che in un numero troppo elevato lavora o in condizioni precarie o con contratti pubblici o privati precari.

Personale Covid: bisogna stabilizzare 5 mila persone reclutate in tempo di covid. Possono essere assunti solo 1137, che sono quelli che entro giugno ‘22 avranno maturato 18 mesi di servizio. Da luglio Cirio e Icardi si sono impegnati a stabilizzarli.

Risorse per le assunzioni personale covid: il Piemonte è in attesa di risorse dello Stato a copertura delle spese covid, più altre risorse aggiuntive. Inoltre, Presidente ed assessore sostengono che, pur di superare il problema, utilizzeranno risorse del bilancio regionale ricavabili dal prossimo assestamento di luglio utilizzando i canoni delle concessioni idroelettriche oppure attraverso i fondi europei della Coesione Sociale.

Riflessioni sulle assunzioni: a) abbiamo appena votato la previsione di bilancio ‘22 e la maggioranza non ha scelto di allocare risorse aggiuntive sul merito. b) durante la pandemia nel ’21 in provincia di Alessandria sui contratti a tempo indeterminato di infermieri il saldo tra cessazioni e assunzioni è negativo, ovvero meno 101. c) dico “basta con le illusioni ottiche!”. La questione gira attorno ad un unico fatto: quante unità infermieristiche sono previste in pianta organica per garantire i servizi ospedalieri e territoriali? Quante ne mancano? Quante ne mancheranno ancora dopo le stabilizzazioni?

Medici specialisti e Pronto Soccorso: con una serie di “accessi agli atti” cercherò di ricostruire la situazione del sistema sanitario piemontese non per come viene raccontata sul piano della propaganda ma per quella che realmente è. La ricostruzione parte dal Pronto Soccorso di tutti i presidi ospedalieri perché sono le porte d’accesso per tutti i cittadini, ma continuerò anche su altre attività. Ho chiesto per l’ultimo triennio: 1) il numero di accessi 2) il numero di accessi suddivisi per codici 3) il personale dipendente previsto in pianta organica, quello realmente utilizzato ed eventuale personale esterno tramite affidamento ai privati 4) eventuali costi per l’affidamento a privati del servizio 5) tempi di attesa intercorsi tra l’accesso al Pronto Soccorso e il ricovero al reparto o la dimissione.

Primi riscontri sull’accesso agli atti: non ho ancora ricevuto risposte e resto in attesa ma i primi segnali ricevuti mi lasciano alquanto basito. Ho notizia che nel Pronto Soccorso di Alessandria, per esempio, su un organico di 20 Dirigenti Medici previsti, sono strutturati solo 4 Dirigenti Medici. Ogni tentativo di reclutamento di nuovo personale non è andato a buon fine e non c’è disponibilità di Dirigenti Medici specialisti in Medicina d’urgenza.  E’ una cooperativa esterna che garantisce molte coperture di servizi e per ora mi limito a dire che cercherò di approfondire la questione appena avrò i dati dell’”accesso agli atti”. Mi risulta che in questi mesi, al fine di non incorrere nel reato di interruzione di pubblico servizio, si è dovuti ricorrere al distacco temporaneo in Pronto Soccorso di medici provenienti da altri reparti e che le previsioni per i prossimi mesi non appaiono migliori. Così continuando sfiancheremo il personale sanitario, peraltro non specializzato in urgenza, con un dubbio che mi resta, ovvero quello di indebolire le capacità di risposta nei reparti di provenienza.

Giudizio politico: perché proprio ora Cirio e Icardi non si assumono la responsabilità di riordinare rafforzando il sistema? Perché si ostinano ad evitare scelte strutturali e inseguono “soluzioni tampone” di giornata? Non hanno nemmeno un’idea lombarda di privatizzazione perché semplicemente in Piemonte affidano ai privati ciò che non riescono più a far funzionare con le risorse pubbliche.

Nuovo ospedale: avevo chiesto di togliere dal pantano elettorale il tema del nuovo ospedale. Invece lo troviamo nel palcoscenico propagandistico più di prima. Un vero peccato. Cirio dice “no a nuovi ospedali in aree a rischio idrogeologico”. Mi sa che sui rischi nella zona Orti gli sfugge qualche particolare. Icardi dice che “è fatta” per le risorse? Ci dica dove prende i soldi per realizzare la nuova aviosuperficie e presenti il piano esecutivo delle opere che andrà consegnato a Inail per sfidare altri progetti nell’ottenere una ben precisa disponibilità appunto di quel fondo. Che non è un fondo infinito e non è per tutti.