NOTA SULL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO DELLA REGIONE PIEMONTE.
ANNI 2019 – 2021
Carissima/o,
il bilancio di previsione
finanziario della Regione Piemonte approvato il 12 marzo u.s. pareggia per l’anno
2019 sulla cifra di euro 19.955.125.749,18 per l’anno 2020
per euro 18.240.099.468,54 e per l’anno 2021 per euro
17.926.630,22.
Con il bilancio di previsione è stata mantenuta la stessa
capacità di spesa degli anni passati negli ambiti più delicati dell’azione
regionale come quelli relativi al funzionamento delle scuole paritarie,
alla morosità incolpevole, al diritto allo studio universitario e
agli assegni di studio.
“Abbiamo rimesso in
sicurezza i conti della Regione non con una politica di austerità fine a se
stessa, ma con una politica di rigore che ha permesso di liberare risorse per
salvaguardare le politiche sociali, i trasporti, il diritto allo studio, la
cultura e il turismo e avviare investimenti sempre più importanti.
L’allargamento degli assegni di cura sull’intero territorio regionale ne è il
segno”
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Anche per l’ambito degli extra LEA sono state mantenute le
stesse risorse degli esercizi precedenti. Infatti, sul capitolo corrispondente
sono previsti 55 mln di euro per il 2019, 72,9 mln di euro
per il 2020 e 54,4 mln di euro per l’anno 2021, a
quest’ultimi devono essere aggiunte le risorse a carico del FSR per un
complessivo di oltre 71 mln di euro. Tale risorse e serviranno a coprire
gli assegni terapeutici di cura per i pazienti psichiatrici, le borse lavoro
per i pazienti psichiatrici, gli assegni di cura per gli anziani non autosufficienti,
le spese per i gruppi appartamento psichiatrico, le spese per le comunità
alloggio psichiatriche, l’acquisto di parrucche per le persone con
alopecia a causa delle cure
chemioterapiche, la cura delle persone affette dalla SLA.
Tra i principali stanziamenti si segnalano:
Politiche sociali:
- 5 mln di euro per i servizi domiciliari per le persone anziane non
autosufficienti;
- 12 mln di euro per la realizzazione di interventi a favore della disabilità;
- 20 milioni di euro per interventi e servizi destinati a soggetti in
condizione di specifiche fragilità sociali;
- 500 mila euro per contributi ai comuni per interventi all’interno dei parchi
giochi al fine di renderli utilizzabili per i disabili;
- 550 mila euro per il funzionamento del Servizio Adozioni
Internazionali;
- 200 mila euro per il contributo al Consiglio regionale Piemonte
dell’ENS “Ente nazionale per la protezione e assistenza dei sordi”, per la
prosecuzione del progetto “Servizio Ponte”
- 440 mila euro agli enti di culto piemontesi, promotori di
azioni legate allo sport, all’attività culturale, al tempo libero, al contrasto
del disagio e dell’emarginazione sociale.
Nota: Dal prossimo anno scolastico le
famiglie piemontesi potranno contare su un contributo regionale, del valore
compreso tra i 5 e 70 euro al mese, per sostenere le spese legate alle rette
degli asilo nido. Il contributo è finanziato dal Fondo sociale europeo
con uno stanziamento di 5 milioni di euro per il 2019-2020. Il buono viene
assegnato tramite i comuni alle famiglie residenti in Piemonte con ISEE non
superiore a 15 mila euro.
“Grazie a questo provvedimento, dal
prossimo anno scolastico circa 8-10 mila bimbi piemontesi tra i 3 mesi e i 3
anni possano accedere gratis o a costi decisamente ridotti ai servizi per la
prima infanzia”.
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Welfare
abitativo
- 7 mln di euro per il Fondo sociale rivolto agli assegnatari di
case popolari riconosciuti come morosi incolpevoli e in possesso di un Isee non
superiore a 6.235,43 euro. Tal fondo copre parte degli affitti e delle spese
delle utenze non pagati dagli inquilini. L’impegno della Regione è assicurare
la copertura del 60 per cento dei mancati incassi da canone, come previsto
dalla vigente legge regionale sulle case popolari. Delle risorse per il 2019
beneficeranno circa 8.000 famiglie.
- 1,8 mln di euro per contributi alle Agenzie sociali per la locazione. A
tali enti potranno rivolgersi famiglie in difficoltà e aventi un Isee pari o
inferiore a 26.000 euro, che potranno recarsi al Comune di appartenenza per
stipulare un contratto di locazione con un
soggetto privato a canone calmierato. Con tali risorse si darà una soluzione
abitativa a circa 500 famiglie all’anno, abbattendo di circa 1/3 il canone al
quale sarebbero soggette.
- 400 mila di euro per contributi alle cooperative a proprietà indivisa
per consentire l’incremento del patrimonio di edilizia sociale;
- 600 mila euro per trasferimenti correnti alle cooperative a proprietà
indivisa per consentire canoni di locazione degli alloggi realizzati
sostenibili rispetto al reddito degli assegnatari.
Pronto intervento
- 9 mln di euro per interventi necessari a fronteggiare gli eventi
calamitosi verificatesi nel territorio regionale;
- 5 mln di euro per interventi urgenti a tutela dell’incolumità
pubblica, nonché contributo o indennità per fabbricati danneggiati o
distrutti da calamità naturali;
Trasporto
- 226 mln di euro per spese per l’esercizio dei servizi di trasporto
ferroviario regionale e locale;
- 332 mln di euro per finanziamento servizi minimi trasporto su gomma;
- 500 mila euro per interventi a favore dei Comuni e Consorzi di Comuni per
l’acquisto di nuovi scuolabus da adibire al trasporto degli alunni della
scuola materna e dell’obbligo (solitamente l’entità
del contributo oscilla tra il 50/60% del costo del mezzo, IVA compresa, e non
può superare comunque la misura del 70%);
- 14 mln di euro per contributi all’Agenzia della Mobilità Piemontese
per il rinnovo del parco mezzi per il trasporto pubblico locale;
- 1,3 mln di euro per contributi alle Province per il
Programma sicurezza stradale 2016-2018;
- 5,6 mln di euro per contributi ai Comuni per il
Programma sicurezza stradale 2016-2018;
Diritto allo studio
- 26,4 mln di euro per trasferimento di fondi all’ente per il diritto allo
studio universitario per la concessione di prestiti d’onore ed erogazione
di borse di studio;
- 4.,4 mln di euro per trasferimento alle Province per il Piano annuale
degli interventi in campo scolastico;
- 6,8 mln euro per
contributi ai Comuni per concorrere al funzionamento delle scuole materne
autonome;
- 6,7 mln di euro per assegni di studio per trasporto, libri e ampliamento
POF;
- 4,3 mln di euro per assegni di studio per iscrizione e frequenza.
Sviluppo
- 30 mln di euro per finanziare il progetto del Manufacturing Technology
Competence Center – MTCC e per una analoga piattaforma dedicata al settore aerospaziale.
“Il nostro finanziamento è funzionale a un
forte sviluppo integrato della ricerca, della produzione e delle competenze,
con particolare riguardo alle piccole e medie imprese. La collaborazione con le Università
piemontesi e con il Politecnico di Torino, in questo particolare caso, si
rafforza attraverso un accordo che potrà essere la chiave del successo per le
nostre filiere innovative, che sono già competitive e che avranno
l’opportunità di compiere un ulteriore passo verso il futuro”
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- 4 mln di euro a favore della Provincia del VCO per la specificità
montana. Per affrontare la situazione di forte criticità
economica-finanziaria e permettere alla Provincia di superare la fase
transitoria, e quindi garantire prospettive e stabilizzazione della sua
attività
Montagna
- 10,2 mln di euro per il Fondo regionale per la montagna per la
promozione e sviluppo economico, salvaguardia e valorizzazione dei territori
montani;
Tutela, valorizzazione e recupero ambientale
- 1,5 mln di euro per contributi ad amministrazioni locali a sostegno di
investimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi della pianificazione
regionale in materia di rifiuti;
- 1,8 mln di euro per contributi a gli investimenti ad amministrazioni per
l’attuazione delle misure di tutela delle acque previste nel PTA e nel
P.d.G. (comprende anche il bando per la riqualificazione delle acque);
- 5 mln di euro per contributi a soggetti per interventi di
riqualificazione emissiva ed energetica degli edifici esistenti concessi
per il tramite di Finpiemonte s.p.a.;
- 5,4 mln di euro per contributi a soggetti privati per la sostituzione
dei veicoli commerciali con veicoli a basso impatto ambientale concessi per
il tramite di Finpiemonte s.p.a.,
- 2,9 mln di
euro per le spese di ordinario
funzionamento e gestione delle aree regionali protette;
Sport
- 1,4 mln di euro
per il fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti
e delle attrezzature sportive;
- 1,9 mln di euro
per contributi ad enti e alle società per la promozione e la diffusione dell’attività
sportiva;
Cultura e Giovani
- 600 mila euro
per la promozione e la realizzazione di attività culturali (l.r. n. 58/78);
- 1 mln di euro per contributi per i sistemi bibliotecari;
- 250 mila euro per contributi agli istituti storici della resistenza
in Piemonte;
- 420 mila euro per
contributi ad enti locali per lavori edilizi di manutenzione straordinaria a
favore di centri culturali dello
spettacolo,
- 466 mila euro per contributi per attività di sviluppo e valorizzazione
del sistema degli Ecomusei;
- 4,6 mln di euro per contributi ad istituzioni o associazioni culturali del
Piemonte per la realizzazione di iniziative culturali di rilievo regionale e
per l’attività istituzionale ordinaria (l.r. n.58/78)
- 764 mila euro per contributi ad enti locali e territoriali per il
finanziamento di interventi riguardanti la tutela delle minoranze linguistiche
storiche;
- 220 mila euro a
sostegno delle piccole imprese di editoria;
- 400 mila euro per contributi regionali per le associazioni PRO LOCO
- 350.000,00 euro
contributi ad enti locali, associazioni e cooperative giovanili per la
realizzazione di interventi a favore dei
giovani;
Agricoltura
– 12,2 mln di euro per la copertura
finanziaria della nuova legge regionale 1/2019 “Riordino delle norme in
materia di agricoltura e sviluppo
rurale”
Tutela della salute.
Le risorse stanziate nel bilancio regionale per
il Fondo sanitario Regionale sono pari a
8.6 mld di euro. Il riparto per il 2019 ha assegnato al Piemonte 8
miliardi e 199 milioni di euro, un incremento rispetto agli 8 miliardi e
136 milioni dell’anno precedente.
“L’aumento
di 60 milioni di euro è un riconoscimento per il lavoro della Regione che ha
permesso di arrivare a risorse in più della quota premiale delle varie
regioni ed un passo avanti per una Regione negli anni passati sottoposta al
rigoroso controllo ministeriale per il Piano di Rientro, fino al rientro dei
conti in rosso ereditati dalle precedenti gestioni”. (da Parere dell’Organo di revisione)
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Nota: Il Piemonte è tra le prime otto regioni
che hanno una buona qualità delle prestazioni sanitarie, secondo il
monitoraggio dei Lea, pubblicato dal Ministero della salute per l’anno 2017:
“Monitoraggio Livelli essenziali di assistenza, i punteggi di tutte le
Regioni in base alla Griglia Lea 2017”. La Regione Piemonte ha ottenuto un
punteggio complessivo, piazzandosi al primo posto con 221 punti, superando il
Veneto e l’Emilia Romagna a 218 punti.
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Investimenti.
Sul fronte degli investimenti il
bilancio ha allocato molte risorse per 1 mld e 54 mln di euro che
comprendono, in particolare, tutti gli accordi di programma, i nuovi
investimenti a valere sugli spazi finanziari finanziati con il ricorso al
debito, nonché le risorse recuperate dal capitale di Finpiemonte.
I nuovi investimenti programmati
ammontano a 83.030.000 milioni di euro e riguardano le linee di
intervento, previste per il biennio 2018-2019, di seguito riportate:
Linee di intervento
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Importi in euro
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Interventi di ripristino ambientale
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3.000.000,00
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Interventi di messa in sicurezza il
territorio
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60.030.000,00
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Interventi di scolastica
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4.000.000,00
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Interventi in ambito culturale e turistico
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12.000.000,00
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Totale
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83.030.000,00
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Le risorse pari a 200 mln di euro recuperati dal
capitale di Fimpiemonte vengono rinvestiti a sostegno dell’economia piemontese e
precisamente per:
- le attività culturali:
8,5 mln di euro,
- il turismo: 18,25 mln di euro;
- l’ambiente: 5,4 mln di
euro;
- politiche sociali e
della famiglia: 8,3 mln di euro;
- lo sviluppo economico e competitività: 141 mln
di euro così suddivisi: industria pmi e artigianato 113 mln, commercio e tutela
consumatori 17,3 mln, ricerca e innovazione 11 mln.
Rinegoziazione
degli strumenti finanziari derivati.
Con nota CDP U 2122318/18 del 16.11.2018 la Cassa Depositi
e Prestiti S.p.a. ha comunicato la propria disponibilità alla rinegoziazione di
alcuni prestiti concessi a favore della Regione Piemonte, ponendo però il
vincolo che le eventuali economie di spesa, derivanti da tale operazione,
vengano destinate, a partire dal 2019, all’estinzione dei derivati ancora in
essere.
A seguito di questa disponibilità la Regione Piemonte ha
provveduto a rinegoziare i mutui già contratti e a spostare di due anni il
Piano di ammortamento dei mutui rinegoziati. L’ammontare delle rate di
ammortamento dei mutui rinegoziati comporta minor pagamenti, pari a 101
milioni e 695.360 euro sull’esercizio 2019 e 73 milioni e 487.822 euro
sull’esercizio 2020. Si tratta di 175 milioni di euro che non vengono
pagati a Cassa Depositi e Prestiti sulle annualità 2019-2020 che verranno
utilizzati per acquistare il floor di uno dei
tre derivati sottostanti a tre prestiti obbligazionari, per complessivi 1,8
miliardi di euro. Questa operazione consentirà alla Regione, nel
2020, di risparmiare 20 milioni di euro, che verranno utilizzati per
l’allargamento degli assegni di cura, portando la dotazione degli ExtraLea da
55 a 73 milioni, comprensivi del costo sociale sul disagio mentale.
“Siamo stati molto attenti a non creare elementi di
pregiudizio per il futuro. Il riacquisto di un pezzo di derivati, che gravano
sull’indebitamento della Regione per un miliardo e 800 milioni, è capace
complessivamente di produrre risparmi da qui al 2036 di 175 milioni. E’
un’operazione che guarda al futuro, di cui siamo orgogliosi. Significa
trasferire risorse regionali dalle banche alla comunità piemontese, e farlo a
costo zero per la Regione, con il solo effetto di allungare di due anni il
piano di ammortamento degli interessi“.
Carissima/o,
concludo con questo pensiero:
In questi cinque anni abbiamo rimesso il bilancio della Regione su basi
sicure. I dati della sanità (pur in un contesto necessariamente migliorabile)
parlano da soli: siamo passati dal commissariamento del piano di rientro a
essere la Regione modello in Italia sui Lea e sui costi standard, ovvero sulle
prestazioni sanitarie e sui costi con i quali le sosteniamo. Grazie all’opera
di risanamento abbiamo liberato risorse da investire sulle politiche sociali,
come il Bonus nidi e questa estensione significativa degli assegni di cura.
Inoltre abbiamo dato sostegno alla manifattura – l’automotive, la maccatronica,
l’aerospazio – favorendo la ricerca e l’innovazione.
Cinque anni fa, quando siamo arrivati, il disavanzo certificato a cui
dare copertura era di 3,285 miliardi di euro. L’abbiamo ridotto di 889 milioni,
in anticipo sui tempi, come riconosce la stessa Corte dei conti. Se si sommano
anche le risorse ricevute grazie al DL 35 eravamo intorno ai 7,5 miliardi, a
fine gennaio scorso la somma era scesa di un miliardo. Ciò nonostante abbiamo
dedicato 80 milioni agli investimenti sul dissesto idrogeologico, e ne
aspettiamo 120 milioni dal Governo, frutto di una intesa con l’esecutivo
precedente: quando ci criticano sulla Tav dicendo che dovremmo spendere nelle
piccole opere io rispondo – ci sblocchino i soldi fermi in qualche cassetto per
interventi diffusi sul territorio -.
Un caro Saluto
Domenico Ravetti