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Convegno sul progetto IRCCS per Alessandria e provincia

Lunedì 24 ottobre passerò a salutare al

Lunedì 24 ottobre passerò a salutare al convegno sul progetto IRCCS per Alessandria e provincia. Giusto il tempo delle strette di mano poi sarò impegnato in altri incontri.

Cos’è un IRCCS? In sintesi estrema è un riconoscimento ministeriale per finalità di ricerca pubblica in sanità.

Quel progetto nasce nella Legislatura regionale precedente con una delibera della Giunta di Sergio Chiamparino che ha dato avvio al percorso per il riconoscimento.

Credo di essermi battuto per “quell’inizio”.

Lo vedo ora come un progetto su cui altri dedicano parole e posizionamenti. È giusto così e ciò è possibile perché ha gambe e testa che vanno oltre le paternità.

Lo immaginavo in un contesto territoriale e ospedaliero diverso da quello che è a disposizione oggi, con meno problemi e con una visione più adatta agli operatori sanitari e ai cittadini.

Mi auguro solo che IRCCS e Medicina all’Università del Piemonte Orientale con sede in Alessandria rappresentino una speranza per il futuro di tutti.

Non basteranno, ma che siano di buon auspicio. Buon lavoro a Federico Riboldi Giorgio Abonante Antonio Maconi Luigi Icardi.

. Giusto il tempo delle strette di mano poi sarò impegnato in altri incontri.

Cos’è un IRCCS? In sintesi estrema è un riconoscimento ministeriale per finalità di ricerca pubblica in sanità.

Quel progetto nasce nella Legislatura regionale precedente con una delibera della Giunta di Sergio Chiamparino che ha dato avvio al percorso per il riconoscimento.

Credo di essermi battuto per “quell’inizio”.

Lo vedo ora come un progetto su cui altri dedicano parole e posizionamenti. È giusto così e ciò è possibile perché ha gambe e testa che vanno oltre le paternità.

Lo immaginavo in un contesto territoriale e ospedaliero diverso da quello che è a disposizione oggi, con meno problemi e con una visione più adatta agli operatori sanitari e ai cittadini.

Mi auguro solo che IRCCS e Medicina all’Università del Piemonte Orientale con sede in Alessandria rappresentino una speranza per il futuro di tutti.

Non basteranno, ma che siano di buon auspicio. Buon lavoro a Federico Riboldi Giorgio Abonante Antonio Maconi Luigi Icardi.

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA E GESTIONE UNICA DELLA RETE OSPEDALIERA: QUALCUNO VUOLE/PUÒ/SA CONFRONTARSI?

Anche oggi i media evidenziano altri problemi nell’organizzazione dei servizi sanitari nella provincia di Alessandria.

Prima Tortona, poi Ovada, quindi i Pronto Soccorso, poi le liste d’attesa, i gettonisti, le privatizzazioni a “ciclo continuo”, e ora è il turno del reparto di psichiatria di Casale Monferrato previsto nelle delibere della Regione ma non funzionante per mancanza di personale. E tutto questo con infermieri e medici che ce la stanno mettendo tutta.

C’è un rischio enorme che corre il nostro territorio ed è quello delle rivendicazioni in ognuna delle sette aree afferenti ai setti centrizona. Sarebbe la dimostrazione di aver capito nulla, ma nulla davvero.

Riprendo due proposte “grezze”, due basi di partenza, non due approdi predefiniti: la prima è quella della gestione con un’unica azienda della rete ospedaliera, una proposta respinta qualche anno fa da specifici interessi che volevano solo conservare quattro o cinque inutili “poltrone” e un po’ di posizioni di rendita. La seconda, da effettuarsi in contemporanea alla prima, è l’ingresso dell’università in tutti i presidi ospedalieri, non solo nel capoluogo, per alzare il livello della qualità delle prestazioni, assicurare più personale e per utilizzare a pieno la grande opportunità del dipartimento universitario di medicina. In tal senso non ho alcun pregiudizio nella trasformazione dell’esistente in un’unica Azienda Ospedaliera Universitaria della rete degli ospedali della provincia.

Solo chi non sa come funzionano bene altrove i sistemi sanitari può sostenere il contrario. Solo così potremo rilanciare le politiche sanitarie territoriali e solo così potremo dare più forza alla ricerca in sanità che qui da noi con l’Irccs può essere una garanzia per il futuro. E solo chi ha da difendere privilegi non è disponibile al cambiamento. #dallastessaparte#stoconvoi#accantoate#perunabuonaregione

SANITÀ IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA: – ORA I DATI SULLA MOBILITÀ PASSIVA 2020 e 2021-

Care e cari giornalisti, tenetevi pronti, voi sapete che non ci sbagliavamo quando, in anticipo rispetto a tutti, avevamo deciso di accendere il faro

  • sulla necessità di realizzare un nuovo ospedale (non sono convinto che la situazione sia chiara a tutti, vedo confusione)
  • sulle condizioni del pronto soccorso degli ospedali (inaccettabile la vicenda gettonisti)
  • sulla privatizzazione senza una logica (senza una visione si affida ai privati ciò che il pubblico non sa più gestire)
  • sulla mancanza di medici e infermieri ospedalieri e territoriali (compresa la mancata stabilizzazione dei precari covid-19)
  • sul fatto che per alcune specialità i medici non partecipano nemmeno più ai concorsi (o se li vincono dopo poco tempo se ne vanno)
  • sulla presenza di medici urgentisti sui mezzi del 118 (non mi hanno ancora consegnato i dati)
  • sulle liste d’attesa per visite e interventistica chirurgica
  • sul caos iniziale circa le scelte sui luoghi dove realizzare Case di comunità, Ospedali di comunità e centrali operative territoriali (fondi PNRR)
  • sulle strutture solo “sulla carta”. ( ospedale di comunità di Ovada e altri reparti altrove)
  • …e altro (se ci avete seguito sapete a cosa faccio riferimento).

Ecco, care e cari giornalisti, ora è arrivato il tempo di conoscere e poi rendere pubblici i dati della mobilità passiva, ovvero quante persone di questa provincia non cercano in questa provincia le risposte ai loro bisogni di salute ma vanno in altre province o in altre Regioni.

Cerchiamo di capire se bisogna alzare il livello della qualità dei servizi? Forse vogliamo dimostrare che non va tutto bene e che forse è arrivato il tempo non solo di protestare ma di cambiare il sistema?

Come? Seguitemi nelle prossime settimane, un passo alla volta.

#dallastessaparte #stoconvoi #accantoate

#perunabuonaregione