Approvato il Bilancio, il Piemonte riparte.

Priorità a Comuni e politiche sociali.

Il Consiglio Regionale ha approvato il bilancio di previsione 2018-20 della Regione, un bilancio che prosegue nel rigore dei conti e prevede investimenti e taglio dell’IRAP per le onlus e le imprese culturali. Su proposta della Giunta regionale oggi è stato approvato un maxiemendamento al Bilancio: un provvedimento che si concentra su dissesto idrogeologico e sicurezza degli edifici, viabilità (prevalentemente gomma e metropolitana) e sviluppo turistico. Il maxiemendamento accantona infatti circa 15 milioni per investimenti, destinati in parte ai Comuni per opere pubbliche, in parte a nuovi accordi di programma nell’ambito del sistema neve. Mette circa un milione e 400 mila euro per lo spostamento degli immobili residenziali collocati in aree pericolose dal punto di vista idrogeologico che devono essere abbattuti, e due milioni per la promozione turistica. E ancora, circa due milioni per le politiche del lavoro, e ne mette oltre quattro sul fronte del trasporto pubblico locale. Inoltre finalmente è stato completato il percorso che alcuni mesi fa avevo proposto con l’introduzione di uno stanziamento di 500.000 euro per il triennio 2018-2019-2020, al fine di favorire l’adeguamento dei parchi gioco comunali alle esigenze dei bambini con disabilità. Nel bilancio regionale è previsto un nuovo strumento finanziario a favore dei Comuni e gli enti locali piemontesi, con cui è stato concordato, in grado di sbloccare le risorse non utilizzabili a causa del patto di stabilità. Questa iniziativa renderà disponibile per i comuni un centinaio di milioni da destinare esclusivamente a investimenti. Novità inserita nel Bilancio approvato è stato introdotto da due emendamenti di maggioranza che prevedono il taglio dell’IRAP. La maggioranza ha introdotto l’azzeramento dell’IRAP per le onlus piemontesi che si occupano in ambito educativo, sociale e sanitario. Le onlus interessate sono 162 per un gettito finanziario di 1,5 milioni di euro. Per tutte le altre onlus la riduzione passa da 3,9% attuale a 2,9%, interessate dal provvedimento sono 385 imprese sociali; altro provvedimento è il taglio della stessa tassa per le 1137 imprese culturali che la vedranno tagliata di un punto percentuale, da 3,9 a 2,9%.

Abbiamo approvato un Bilancio che pur con limitati margini di manovra si è concentrato sugli investimenti e sulla riduzione delle tasse per le imprese sociali e culturali.