A Palazzo Pirelli

Siamo a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio Regionale della Lombardia, per discutere di autonomia differenziata e del progetto “Calderoli”, che la destra vorrebbe imporre ma che ha dei limiti troppo evidenti: l’organizzazione dello Stato sui territori deve essere diversa. Per noi sono il federalismo e l’autonomismo solidale, previsti in Costituzione, le tracce su cui muoversi per avere uno Stato moderno. Certamente non i pasticci del “Calderoli’.

In un allevamento di suini

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Oggi sono stato in un allevamento di suini, per essere precisi all’interno della zona rossa in provincia di Alessandria per quanto riguarda la peste suina africana.

Il tema non è solo quello dell’eradicazione di questa malattia; si tratta anche di queste aziende, che rappresentano una parte importante della nostra economia, che sono ancora colpite da restrizioni e burocrazia, enormi zavorre che impediscono loro di portare avanti le proprie attività. Aspettano, aspettiamo risposte: è necessario e urgente un confronto nuovo con la Regione e col Commissario straordinario designato. Torneremo sul tema, nel frattempo ci siamo, dalla stessa parte

Nuovo Ospedale di Alessandria: sempre con cautela e senza leggerezze, andiamo avanti

I progetti di partenariato pubblico-privato rappresentano una grande possibilità per i nostri territori, permettendo che sorgano strutture di interesse pubblico, come, nel nostro caso, l’ospedale di Alessandria. Va da sé che, quando si tratta di interesse pubblico e di grandi opere di fondamentale importanza per i cittadini, sia necessario muoversi con cautela, rimanendo attenti a ogni potenziale ostacolo o pericolo.

Ecco, in questo contesto, il Protocollo d’intesa per il nuovo Ospedale di Alessandria tra Regione, Comune di Alessandria e Azienda Ospedaliera Universitaria, pur essendo un atto di indirizzo non vincolante, ha il valore di orientare le successive azioni strategiche, quindi non deve certo essere preso con leggerezza. Soprattutto, quando il suo articolo 7, che definisce l’AOU di Alessandria come stazione appaltante, non è in linea con un recente parere dell’Autorità Nazionale anti corruzione (ANAC), che esclude tassativamente che un’Azienda ospedaliera possa procedere alla realizzazione di un nuovo ospedale attraverso partenariato pubblico-privato se sprovvista di specifiche qualificazione come “stazione appaltante per i lavori pubblici”.

Insomma: io penso che questo momento sia cruciale, e non possiamo permetterci leggerezze: è fondamentale un’analisi approfondita del parere ANAC, a partire dagli atti successivi, per evitare che per irregolarità a monte il progetto possa subire interruzioni. Significa andare avanti, certamente, ma con prudenza, perché tutto vada liscio.