STUPITO DAI MODI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE. NON È COSÌ CHE SI IMPOSTA IL CONFRONTO.


“Apprendo che la Regione ha deliberato l’ingresso in Slala, la fondazione con sede ad Alessandria che si occupa di logistica e mobilità e che sarebbe in grado di mettere in relazioni enti locali, operatori portuali e della logistica, sviluppando progetti soprattutto per l’area piemontese del retroporto di Genova. Bene! Mi stupisce, tuttavia, il modo in cui il Presidente della Giunta comunica la notizia rivolgendosi a me” afferma il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale.

“Continuo ad aspettare dal Presidente risposte che non arrivano. Gli ho chiesto quale sia la sua posizione sul ddl Allontanamento zero, che rappresenta la sintesi della demagogia, della superficialità e del pressapochismo che animano la politica della Giunta di centrodestra, in particolare nell’ambito delle politiche sociali. Silenzio. Gli ho chiesto un confronto pubblico sui conti della sanità. Gli ho trovato la redazione di un giornale nazionale disponibile ad ospitarci. Lui a parole si è reso disponibile a un dibattito. Aspetto da 10 giorni data e ora. E oggi, con nervosismo, il Presidente mi comunica che è entrato in una Fondazione per promuovere la logistica, che, certo, ribadisco, è una bella notizia per il mio territorio, ma non significa aver assicurato un progetto di sviluppo per la logistica retroportuale sostenibile nell’Alessandrino. Trovo strano e fuori luogo l’attacco alla mia persona, tirando in ballo la Ministra Demicheli e Piacenza. Forse ha fatto confusione: gli ricordo che sono piemontese e alessandrino e che sono un Consigliere regionale dell’opposizione con il quale deve e dovrà confrontarsi perché questo è quello che un Presidente della Giunta serio e responsabile deve fare” prosegue il Presidente del Gruppo Pd.

“Informo il Presidente della Giunta – conclude l’esponente dem – che nei prossimi giorni gli chiederemo di venire in Aula e di rendere conto anche delle sue scelte circa i recenti esibizionismi neofascisti politicamente non del tutto estranei alla sua maggioranza”.

Ci vediamo alle 18 a Casale Monferrato: Allontanamento zero


CIRIO FACCIA IL PRESIDENTE: RITIRI IL DL “ALLONTANAMENTO ZERO”.

Ci hanno insegnato ad avere rispetto per le persone anche nella battaglia politica più aspra. Sappiamo che il piano deve essere sempre quello del confronto o dello scontro tra idee e convinzioni differenti con argomenti, soluzioni, dati, prospettive, analisi. Non ci lascereremo trascinare nella bagarre della critica sul piano personale, quello non sarà mai il nostro stile. Per questo su Chiara Caucino non abbiamo nulla da dire. Abbiamo tanto invece da dire sulle linee programmatiche dell’Assessore alle Politiche sociali della Giunta di Cirio, Chiara Caucino. Non le condividiamo, non condividiamo la sua analisi e pensiamo che il disegno di legge “Allontanamento zero” rappresenti la sintesi della demagogia, della superficialità e del pressapochismo che animano la politica della Giunta Cirio in particolare nell’ambito delle politiche sociali. Dell’assessore però riconosciamo il coraggio di sostenere le sue tesi (sbagliate) e di raccontarle con coerenza per mezzo di frasi che noi, per le nostre idee, non useremmo nemmeno per farci appositamente odiare.
Quindi è evidente che il problema non è il pensiero personale di Chiara Caucino ma il programma della Giunta di Cirio, ed è lui che deve risponderne. Anche qui, nulla di personale ma l’atteggiamento politico del Presidente ci pare ormai di averlo messo a fuoco. Tende a nascondersi, a non assumersi fino in fondo le responsabilità come se la scelta degli assessori non dipendesse da lui, come se le politiche degli assessori non dipendessero da lui, come se le nomine della sua maggioranza non dipendessero da lui. Ci aspettiamo dal Presidente, non dall’assessore Caucino, una dichiarazione che permetta di superare il gioco del silenzio a cui si è costretto e se, a parte i chiarimenti o le scuse per le frasi che abbiamo letto, il dl “Allontanamento zero” è da ritenersi nei fatti superato. Ricordiamo al Presidente che lunedì prossimo alle 9,30 è convocata la IV Commissione per discutere proprio con l’assessore Caucino le missioni e i programmi del bilancio 2020 di sua competenza. Le condizioni per un confronto rischiano di non esserci mentre permangono tutte le condizioni per uno scontro che solo il Presidente, non altri, dovrebbe evitare. Riprenderemo con calma il tema degli affidi e troveremo soluzioni migliorative – dove necessarie – non con gli striscioni appesi si muri dei palazzi ma con le evidenze raccolte nelle indagini conoscitive dalla Commissione regionale.