Lei ha 35 anni, si chiama Elly Schlein e domenica ha ottenuto 22098 preferenze di cui 15975 a Bologna, 3896 a Reggio Emilia, 2227 a Ferrara.
É la più votata della Regione Emilia-Romagna seppur candidata in un Partito che presentava un simbolo sconosciuto che ha raggiunto il 3,8%. Ha vinto Stefano Bonaccini, ha vinto il PD, ha vinto il buon governo della Regione, hanno vinto le Sardine. Ma di certo ha vinto anche Elly.
Le 5 cose che ci dice l’Emilia Romagna.
1. Per vincere serve –
un leader riconosciuto dal popolo – . Forse meglio dire – un leader
popolare – . Ancora meglio – un leader in cui il popolo si identifica – .
2. Per vincere serve una coalizione dove la forza è il patto
programmatico tra un grande Partito, il “civismo”, un moderno
ambientalismo e il protagonismo delle nuove generazioni.
3. Per vincere è tornata in auge la buona amministrazione.
4. La vittoria emiliano romagnola ha poco o nulla a che vedere con il Governo nazionale.
5. La Lega si può battere ovunque ma serve un Congresso straordinario
per rilanciare nel Paese uno spazio partecipato, competitivo e
alternativo al crescente nazionalismo.
Bruno Segre ha 102 anni. Si laurea in legge il 15 giugno 1940, ma a causa delle leggi razziali non può esercitare la professione di avvocato e si mantiene dando lezioni private, compilando tesi di laurea e scrivendo articoli per periodici firmandosi con lo pseudonimo “Sicor”. Nel 1942 viene arrestato per disfattismo politico ed è detenuto per alcuni mesi nel carcere Le Nuove. Nel settembre del 1944 viene nuovamente arrestato e condotto alla caserma di Via Asti, sede dell’Ufficio politico investigativo della Gnr. Uscitone, si arruola col nome di battaglia “Elio” nelle formazioni partigiane Gl in Val Grana. Oggi in Aula è stato un onore ascoltarlo.