VOCE DEL VERBO ASCOLTARE

La giornata è terminata, almeno quella pubblica. A casa rimetto in ordine le foto dei tanti incontri che abbiamo cercato di raccontarvi passo dopo passo. Un caffè al mattino con gli amici per raccogliere le necessarie indicazioni, prima il briefing in direzione generale poi il sopralluogo nell’ospedale di Alessandria, la conferenza stampa, il sopralluogo nell’ospedale di Acqui Terme, l’incontro con il sindaco e, appena dopo, il dibattito pubblico sul futuro della sanità. Grazie per questa importante giornata, grazie a Mauro Salizzoni e a Domenico Rossi per essere stati con noi. Grazie a tutte le persone che ci hanno dato consigli o che hanno voluto offrirci il loro punto di vista. Abbiamo preso appunti che custodiremo nei nostri bagagli. Torneranno utili per il lavoro in Consiglio regionale.

“Sanità: è arrivato il tempo delle proposte e delle soluzioni”

Ravetti, Rossi, Salizzoni (Pd):

“Sanità: è arrivato il tempo delle proposte e delle soluzioni”

“Penso che, dopo 5 mesi dall’insediamento della Giunta Cirio, sia arrivato il tempo delle proposte e delle soluzioni. Tutti insieme dobbiamo archiviare le critiche al passato, superando il clima di perenne campagna elettorale; ora dobbiamo scegliere quale strada percorrere per tutelare al massimo la salute dei cittadini alessandrini e piemontesi. Occorre decidere perché i problemi sono molti e devono essere presi in esame e risolti in tempi rapidi” afferma il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti, che, insieme ai colleghi Domenico Rossi e Mauro Salizzoni ha dedicato la mattinata ad un sopralluogo presso l’ospedale “Santi Antonio e Biagio” in Alessandria.

“Ritengo che sia fondamentale una programmazione chiara che garantisca una prospettiva strategica di medio e lungo termine – prosegue Ravetti – e che soltanto in questo quadro sarebbe possibile rimodulare una rete ospedaliera e prevedere un nuovo rapporto con il “privato”. Un nuovo Piano sociosanitario può nascere soltanto dal confronto con tutti i soggetti interessati e dall’ascolto delle loro indicazioni. Procedere a spot non giova a nessuno. Un nuovo ospedale nella nostra provincia è possibile solo con una rilettura complessiva dei bisogni di salute. E nella rilettura vanno ricostruite le nuove risposte a quei bisogni altrimenti anche la relazione con l’Università e la ricerca scientifica rischierebbero di essere depotenziate”.

“L’assessore Icardi non deve temere il confronto. Su questi temi venga in Commissione a presentare il suo piano, se esiste, e noi contribuiremo in maniera costruttiva. Il Consiglio non è una zavorra, ma l’unico soggetto deputato a occuparsi di programmazione sanitaria” sottolinea Rossi.

“Alessandria – prosegue il vicepresidente della Commissione Sanità a Palazzo Lascaris – è un centro fondamentale per il sud del Piemonte e un ospedale di qualità può contribuire, insieme alla Città della salute della Scienza di Torino e alla Città della salute di Novara, a contenere la mobilità passiva che ci costa svariati milioni di euro all’anno: 221 solo nel 2018 quelli versati alla Lombardia”.

“Le risorse aggiuntive, circa 160 milioni, che arriveranno in Piemonte – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni – dovranno essere interamente ed esclusivamente impiegate in nuovi investimenti in edilizia sanitaria. A cominciare dalla progettazione del sempre più indispensabile nuovo ospedale alessandrino (ricordiamoci che le origini dell’Ospedale dei Santi Antonio e Biagio risalgono al 1790). Nella nostra Regione c’è una vera e propria emergenza, non possiamo più andare avanti con strutture sanitarie vecchie, spesso fatiscenti, talvolta pericolose. L’altra priorità deve essere la medicina di territorio. Bisogna dar vita a Case della Salute, che siano davvero tali: non ex ospedali trasformati in poliambulatori, ma strutture sanitarie aperte 24 ore su 24, sette giorni su sette, in grado di garantire servizi diagnostici di base e di coordinare l’assistenza domiciliare. Le Case della Salute devono costituire la risposta più appropriata alle cronicità e ai bisogni delle persone anziane. Ma perché ciò avvenga, è fondamentale il coinvolgimento e la collaborazione dei medici di medicina generale