“Finalmente si è tornati alla realtà. Nessun buco allarmante. Ora si lavori al Piano sociosanitario”

Sanità – Regione Piemonte

Ravetti Domenico – Capogruppo PD – “Finalmente si è tornati alla realtà. Nessun buco allarmante. Ora si lavori al Piano sociosanitario”

Finalmente siamo passati dalle discussioni sui giornali al confronto in commissione. Questa mattina l’assessore Icardi nella sua informativa ha precisato che il disavanzo finale, anche grazie all’uso di fondi extra, sarebbe di circa 14 milioni di euro, una situazione ben più governabile rispetto ai paventati 450 milioni che emergono dai bilanci preventivi e che potremo analizzare solo quando saranno messi a disposizione i dati dei consuntivi trimestrali. La preoccupazione dell’assessore è relativa al 2020 e al 2021, ed è una preoccupazione condivisibile perché la spesa per i farmaci innovativi ed il costo del rinnovo del contratto di lavoro richiedono che si apra con il Governo una discussione sulla quantificazione del fondo sanitario, altrimenti la maggiore spesa verrà scaricata sulle Regioni. Questo è il vero allarme ed è necessario che Cirio ed Icardi chiedano al Governo di aprire urgentemente una trattativa che porti ad un aumento della quota del fondo sanitario.
Governare significa trovare il punto di equilibrio tra la capacità di erogare servizi e la compatibilità economica. Nei cinque anni passati la Giunta Chiamparino ha fatto scelte precise per contenere la spesa, come ha riconosciuto lo stesso assessore Icardi, senza recare ulteriori disagi ai cittadini. E’ importante sottolineare, in particolare, il contenimento della spesa farmaceutica attraverso le gare centralizzate. In merito, poi, all’apertura alla sanità privata annunciata da Cirio, è importante chiarire che i maggiori fondi per gli erogatori privati non vadano a discapito della sanità pubblica. Quindi, come ha intenzione di fare Icardi?
Come Pd, poi, crediamo sia urgente che la Regione si doti di un piano socio-sanitario per affrontare questioni non più differibili come le cronicità, la non-autosufficienza e le post-acuzie. Se si ritiene che queste siano priorità, allora bisogna fare scelte precise in termini di politica sanitaria.
Domenico Ravetti
Consigliere regionale
Presidente Gruppo PD

Lettera aperta ai Sindaci della Valle Bormida

Cara/o Sindaco,

                           alcune recenti rassegne stampa riportano che giovedì 25 luglio nel Palazzo Comunale di Castellazzo Bormida l’Amministrazione Comunale ha convocato altri Sindaci e associazioni per discutere del futuro della Valle Bormida. Mi scuso per l’assenza ma non credo di aver ricevuto inviti e non ho trovato avvisi pubblici che mi permettessero d’essere presente. Leggo sui comunicati che dall’esito dell’incontro emergerebbe la necessità di approfondire le tematiche ambientali legate all’Acna e al Sin di Cengio; parrebbe altresì emergere il fondamentale proposito di rilancio economico dell’intera Valle grazie alle eccellenze artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche. Sempre sui comunicati stampa leggo che le Amministrazioni Comunali starebbero valutando di richiedere alla Regione Piemonte se riassumere un ruolo da protagonista dei processi di sviluppo di questo bellissimo territorio. Io credo sia giusto farlo e, nel mettermi a disposizione per questo obiettivo, mi permetterò di sostenere la Tua posizione sollecitando gli Assessori regionali competenti che, non ho dubbi, saranno desiderosi d’essere protagonisti in questa vicenda.