Piano qualità dell’aria: al primo posto la salute.

Domenico Ravetti (Pd): “Al primo posto la salute dei cittadini”

Torino 28 febbraio 2019 – La Commissione Ambiente del Consiglio regionale ha approvato oggi il “Piano per la Qualità dell’aria”.

“Questo provvedimento rappresenta uno degli atti che il nostro Gruppo vuole approvare entro la fine della legislatura perché non si rimandano le scelte per la salute delle persone. Pensare alla qualità dell’ambiente in cui viviamo significa pensare alla salute dei cittadini” ha spiegato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

“Il Piano – ha proseguito Ravetti – interviene su 47 misure legate a diversi ambiti: trasporti, energia, industria, agricoltura, riqualificazione urbana e ha lo scopo di contribuire al miglioramento delle condizioni ambientali, raggiungendo gli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 dell’Onu e dalla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile “.

“In questo contesto più generale – ha concluso Domenico Ravetti – si colloca anche il tema della mobilità sostenibile legato alla necessità di compiere le scelte migliori per tutelare ambiente e salute. I provvedimenti dei Comuni, tra i quali l’introduzione o la rimodulazione della Ztl, per avere un effetto positivo devono essere preceduti da un Piano urbano della mobilità sostenibile, che, da normative nazionali, dovrà essere approvato entro il 5 ottobre 2019. Un Piano che tenga conto di di una visione globale della mobilità urbana, con obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ivi comprese le esigenze di chi nei centri storici vive e lavora. Auspichiamo che tutte le amministrazioni vogliano contribuire, al di là di interessi particolari, a rendere il Piemonte un luogo migliore”.

Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo

Dichiarazioni del Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti, del Presidente della Commissione Sanità Domenico Rossi e dell’Assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari.

Torino – 26 febbraio 2019 – “Questa proposta di legge si colloca in un contesto di forte innovazione sociale derivante dall’aumento dell’età anagrafica e dell’aspettativa di vita della popolazione e ha lo scopo di valorizzare il ruolo delle persone anziane nella comunità e promuoverne la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale, favorendo la costruzione di percorsi per l’autonomia e il benessere nell’ambito degli abituali contesti di vita” hanno dichiarato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti e il Presidente della Commissione Sanità Domenico Rossi.

“Secondo i dati della Relazione Annuale 2018 dell’Ires – ha precisato il Presidente Ravetti – il Piemonte è una delle regioni italiane con il più alto numero di “over 65” ed è, quindi, indispensabile che le istituzioni adottino politiche e strategie utili a governare questo importante fenomeno. In questi anni, sono stati numerosi i Comuni a “sperimentare” progetti per favorire e migliorare l’invecchiamento “attivo” della popolazione over 65, ma occorre che la Regione intervenga, prevedendo una programmazione degli interventi, in sinergia con enti della sanità, enti gestori dei servizi socio-assistenziali, Città Metropolitana, Province, Comuni, aziende, enti e associazioni del Terzo Settore”.

“I cambiamenti sociali e demografici portano all’emersione di nuovi bisogni di salute di cui la politica deve farsi carico. Troppo spesso quando si parla di sanità si mette al centro il tema dell’assistenza ospedaliera ignorando i dati che ci raccontano un’Italia e un Piemonte sempre “più anziani”; cronicità e invecchiamento attivo rappresentano due sfide cruciali per il futuro. La proposta di legge ha l’obiettivo di superare una situazione di spontaneismo progettuale attraverso l’adozione di un programma regionale per l’invecchiamento attivo e il coordinamento dei diversi soggetti coinvolti: ASL, strutture sanitarie, comuni, scuole e associazioni” ha spiegato Rossi.

“Viene favorita la partecipazione delle persone anziane alla vita della comunità – hanno proseguito i Consiglieri regionali Pd – attraverso l’impegno nel volontariato, una formazione permanente, il trasferimento di competenze ai lavoratori più giovani, il mantenimento del benessere psicofisico, il coinvolgimento in attività culturali e ricreative e in iniziative di turismo sociale, attività di giardinaggio e orticoltura, con la gestione gratuita di terreni comunali”.

“Viene introdotto un Piano operativo triennale – hanno affermato Ravetti e Rossi – che ha lo scopo di integrare le diverse politiche e risorse regionali relative agli interventi e ai servizi previsti da questa proposta, al fine di coordinare e armonizzare le azioni. Si prevede, altresì, l’istituzione della “Giornata regionale per l’Invecchiamento Attivo” nel giorno del 22 aprile di ogni anno, in occasione della ricorrenza della nascita del Premio Nobel Rita Levi Montalcini”.

“La proposta presentata dal gruppo del Partito Democratico – ha concluso l’Assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari – rappresenta un’importante opportunità per affrontare, in termini programmatici, il processo di cambiamento demografico, che nella nostra Regione, in particolare, ha una dimensione rilevante. Bisogna mettere a punto tutti gli strumenti indispensabili per la piena valorizzazione di questo capitale umano e sociale che rappresenta un tassello prezioso e insostituibile per la coesione sociale delle nostre comunità” .

Nuove regole per campeggi e turismo itinerante

Approvato questa mattina in Aula il Disegno di legge “Disciplina dei complessi ricettivi all’aperto e del turismo itinerante”.

La nuova legge comprende due significative novità:

➡️l’inserimento del turismo itinerante, ovvero le aree attrezzate, le zone camper service, le piazzole allestite presso campeggi o villaggi turistici o in aree di servizio, i punti destinati al parcheggio dove sono consentiti la sosta e il pernottamento senza servizi aggiuntivi. Tutto ciò per vivere la vacanza a stretto contatto con la natura e con la cultura dei luoghi visitati, lontano dalle destinazioni di massa e dal turismo stanziale;

➡️l’inclusione di forme innovative di accoglienza turistica come il garden sharing, che consente a soggetti privati di mettere a disposizione dei turisti, con o senza mezzi propri, spazi o aree verdi ed eventuali allestimenti fissi o mobili (tende o bungalow) fino a un massimo di due ospiti per tre notti consecutive.