La salute vale più di tutto

Carissima/o,

la presentazione pubblica del Piano Strategico dell’Asl Al, che molto semplicemente è un programma per il futuro, determina un nuovo corso all’insegna della consapevolezza, della condivisione e della partecipazione. La consapevolezza che siamo all’8° posto tra le province con indice di vecchiaia più alto, alta disoccupazione e tante famiglie monocomponenti. Questa fotografia conferma che la società alessandrina, rispetto a qualche decennio scorso, è cambiata ed è obbligatorio adeguare il sistema alle nuove esigenze. Più servizi territoriali, liste d’attesa da abbattere, alcune esperienze ospedaliere eccellenti ma da mettere a sistema, reti informatiche da migliorare, rapporto Aso Asl Al da rifondare, assunzioni, assunzioni, assunzioni. E gli ospedali sono solo un pezzo, anche se il più importante, ma non l’unico, del “sistema salute”. Tutte le azioni dovranno essere condivise e partecipate dai Comuni, dalle associazioni di volontariato e dai professionisti medici e infermieristici (a cui va il mio personale ringraziamento per quanto fatto in questi anni di enormi difficoltà).

In questo contesto i 600mila euro per l’Hospice di Casale Monferrato, la battaglia per mantenere il Punto Nascite del Santo Spirito, la Casa della Salute di Valenza, il progetto nuovo per l’ospedale di Tortona, l’ospedale di comunità di Ovada, i 20 posti Cavs per Acqui Terme, rappresentano dei tasselli per un quadro generale sempre più da rafforzare. Dopo l’apertura del nuovo corso di laurea in medicina in Alessandria continuo con determinazione la mia battaglia per il potenziamento della ricerca scientifica in sanità. Ma non basterà. Sarà fondamentale chiedere al Governo nazionale più risorse e più attenzioni per garantire benessere ai cittadini grazie al nostro Sistema Sanitario Pubblico a cui non intendiamo rinunciare.

E’ notizia di queste settimane il nuovo riconoscimento per la Sanità piemontese: dall’ultimo monitoraggio del Ministero della Salute sui Livelli essenziali di assistenza (Lea), riferito al 2017, il Piemonte è al primo posto. Qualche anno fa eravamo al sesto posto, nel 2016 al terzo e ora in cima alla classifica davanti a Toscana, Emilia, Veneto e Marche e Lombardia, Regione, quest’ultima, per la quale soffriamo di un complesso inferiorità da quest’anno senza ragione.

Ti prego di inviarmi le osservazioni e i consigli che ritieni più opportuni. Non tutto funziona al meglio, lo so bene, e non tutto tornerà come prima. Ma i nostri concittadini hanno bisogno di un futuro adeguato alle loro esigenze, un futuro che, se vogliamo, possiamo costruire insieme.