“No all’isolamento del Piemonte: il Partito Democratico a favore del completamento della TAV e delle altre infrastrutture strategiche”

31 luglio 2018 – “Due miliardi di gare d’appalto in corso di pubblicazione per i cantieri della connessione ad altra velocità Torino Lione non si fermano con un tweet e neppure con un annuncio a mezzo stampa, ci va un atto formale del Parlamento italiano e poi una ratifica degli organismi internazionali. Altrimenti ci sarà qualcuno che dovrà pagare i danni”, netta la presa di posizione del Gruppo regionale del Partito Democratico regionale che, oggi, in conferenza stampa ha ribadito la necessità che “non si giochi sul futuro del Piemonte e dei piemontesi. Le forze politiche escano dall’ambiguità, non possono presentarsi in Piemonte a dare solidarietà ai lavoratori e alle imprese e sedere a Roma a fianco di chi è responsabile di questa confusione”, come hanno ribadito il Capogruppo Domenico Ravetti e la Presidente della Commissione Trasporti Nadia Conticelli.

Il Piemonte rappresenta un nodo di interconnessione vitale per l’economia nazionale, le opere in atto e gli stanziamenti previsti non possono essere cancellati, dal Terzo Valico al Tenda, dal completamento della Asti Cuneo alla linea ad alta velocità di collegamento con Lione, dalla Pedemontana alla seconda linea metropolitana torinese. Investimenti che non possono essere merce di scambio politico”.

 

Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore Francesco Balocco hanno sottolineato la pericolosità dell’attuale linea storica, che finirà per avere un utilizzo sempre più marginale. “Quindi chi parla di ammodernamento mente – ha sottolineato il consigliere Antonio Ferrentino – l’alta velocità per la Valle Susa è la vera opera sostenibile dal punto di vista ambientale per spostare il pesante flusso di traffico dalla gomma al ferro”.

 

In autunno il Governatore Chiamparino annuncia gli Stati Generali delle infrastrutture del Piemonte, e auspica che almeno in quella sede il Ministro Toninelli voglia sedersi insieme agli amministratori locali.

 

Come Partito Democratico abbiamo invitato Toninelli a confrontarsi con noi, col mondo produttivo, col Politecnico, con le associazioni e i cittadini sui dati reali il 12 settembre alla festa dell’unità”, ricorda Conticelli.

 

Altrimenti referendum sia, si esprimano i piemontesi se vogliono fermare i lavori del collegamento del Piemonte con l’Europa.

 

Il Consigliere regionale Pd Paolo Allemano, intervenendo sul completamento dell’autostrada A33 Asti-Cuneo ha affermato che “fermare quest’opera è un “nonsenso” e non si può rinunciare alla sua realizzazione, seguendo gli umori del Ministro Toninelli. A tal proposito, abbiamo presentato un ordine del giorno in Consiglio regionale finalizzato ad impegnare la Giunta ad attivarsi affinchè “sia finalmente possibile, dopo tanta attesa – dando corso alle intese raggiunte con la Commissione Europea – il completamento dell’autostrada A33 Asti-Cuneo”.

 

Vogliamo sottolineare, con forza, l’importanza dell’ormai prossima realizzazione del collegamento viario tra la A4 e la A26, tratta Masserano-Ghemme” hanno conluso i Consiglieri regionali Vittorio Barazzotto e Giovanni Corgnatiinfatti, nell’aprile 2017, con la delibera Cipe n.54, era stato approvato il Piano operativo dei fondi FSC 2014-2020 che assegnava le risorse necessarie a completa copertura dell’intervento”.

CARENTINO: IMPIANTO DI RECUPERO E RIUTILIZZO DI FANGHI DA DEPURAZIONE.

Serve un dibattito pubblico per diffondere tutte le necessarie informazioni. Ravetti: “Sarò al fianco dei Sindaci del territorio.”

Sono venuto a conoscenza della proposta di realizzazione di un nuovo impianto di recupero e riutilizzo di fanghi da depurazione biologica nel Comune di Carentino già depositata presso gli Uffici preposti della Provincia di Alessandria e pubblicato nell’apposita sezione del sito internet.

Non entro nel merito del progetto perché per lo stesso, con i tempi sanciti dalle norme, saranno avviati approfondimenti di natura tecnica per le verifiche delle compatibilità ambientali e, più in generale, per il rispetto delle regole. Prendo atto che stiamo parlando di una attività di “taglia” significativa perché potrebbe trattare sino ad un massimo di 30.000 T/anno di rifiuti non pericolosi costituiti principalmente da fanghi di depurazione biologica e scarti vegetali.

Tale dimensione ha allarmato parecchi cittadini che, in forma singola o organizzata, anche attraverso le Amministrazione Comunali del territorio, chiedono chiarimenti.

Sono certo che a tutela di tutti sarebbe opportuno un dibattito aperto, puntuale e rassicurante così da poter disporre di tutte le necessarie informazioni. In questo senso assicuro il mio sostegno a tutti i Sindaci del territorio.

 

CONFERENZA STAMPA PER LA PROPOSTA DELLA LEGGE ELETTORALE

Con 8 punti provo a spiegare in sintesi il contenuto della legge elettorale che oggi ho presentato in Conferenza Stampa. Avevo annunciato qualche giorno fa che avrei portato a termine questo lavoro che rappresenta, almeno per me, una sintesi delle intenzioni raccolte in questi anni. Ho fatto questo perché sono il Capogruppo del PD e sentivo la responsabilità di fare un passo avanti.

Senza listino, con l’opzione della doppia preferenza di genere e con più possibilità di eleggere candidati nei tanti territori del Piemonte. C’è un Piemonte che è in difficoltà, un Piemonte che ha paura di perdere le sue certezze e un Piemonte che è alla ricerca di opportunità. Non dobbiamo parlare con quei “Piemonti” attraverso il linguaggio delle leggi elettorali. Per questo da ora a ottobre (non oltre) tutti i Gruppi, tutti i Consiglieri, decidano se giocare o non giocare la partita.

  1. Numero seggi del Consiglio regionale: 50 consiglieri più il Presidente della Regione.
  2. Sistema elettorale regionale: sistema proporzionale d’Hondt con premio di maggioranza e garanzia rappresentanza delle minoranze tra coalizioni regionali concorrenti formate da uno o più gruppi di liste circoscrizionali.
  3. Circoscrizioni elettorali: Il territorio regionale è ripartito in otto circoscrizioni elettorali, corrispondenti al territorio della città metropolitana e a quello delle altre sette province.
  4. Soglia di sbarramento: non sono ammesse all’assegnazione dei seggi le coalizioni che hanno ottenuto meno del cinque per cento del totale dei voti validi, salvo che siano composte da almeno un gruppo di liste che ha ottenuto più del tre per cento del totale dei voti validi espressi a favore delle liste.
  5. Numero circoscrizioni e candidati delle liste: la presentazione delle liste circoscrizionali dei candidati contraddistinte dal medesimo contrassegno è effettuata, a pena di inammissibilità, in non meno della metà delle circoscrizioni elettorali.
  6. Ogni lista circoscrizionale comprende un numero pari di candidati non superiore al numero dei seggi assegnati a ciascuna circoscrizione più uno e non inferiore a un terzo di tale numero, arrotondato all’unità superiore.
  7. Rappresentanza di genere: In ciascuna lista circoscrizionale ogni genere è rappresentato in misura eguale. Nelle liste i nomi dei candidati sono alternati per genere. L’eventuale espressione di due preferenze comporta l’annullamento della seconda preferenza in caso di mancata indicazione di candidati di generi diversi appartenenti alla stessa lista.
  8. Premio di maggioranza:
  9. a) almeno ventisei seggi oltre a quello spettante al Presidente della Giunta regionale, se la coalizione ha ottenuto meno del trentacinque per cento dei voti conseguiti da tutte le coalizioni;
  10. b) almeno ventotto seggi oltre a quello spettante al Presidente della Giunta regionale, se la coalizione ha ottenuto un numero di voti compreso tra il trentacinque e il quaranta per cento dei voti conseguiti da tutte le coalizioni;
  11. c) almeno trenta seggi oltre a quello spettante al Presidente della Giunta regionale, se la coalizione ha ottenuto un numero di voti superiore al quaranta per cento dei voti conseguiti da tutte le coalizioni. In ogni caso alla coalizione collegata al candidato proclamato eletto alla carica di Presidente della Giunta regionale non può essere assegnato un numero di seggi superiore a trentasette oltre a quello del candidato Presidente.