“I braccianti agricoli di un tempo e parte della classe dirigente attuale.”

P.G. bracciante agricolo del Sud, analfabeta, emigrò nella pianura alessandrina negli anni 60. Era un maestro con gli strumenti dell’agricoltura più usati a quel tempo nelle sue terre: sapeva portare l’asino, sapeva ingrassare i maiali, sapeva girare la macina per produrre olio. Qui al nord si adattò alle esigenze di una agricoltura molto competitiva che doveva miscelare qualità e quantità. Imparò ad usare la zappa per irrigare i campi, ad insacchettare le patate, a tagliare l’insalata. Il suo limite era la guida dei trattori ma, nonostante questo, negli ingranaggi delle aziende agricole P.G. era fondamentale: lui sapeva adattarsi. Modificando le sue abitudini promuoveva il cambiamento del sistema. Era predisposto al cambiamento e tutte le volte riusciva ad integrarsi con il mondo in evoluzione. Ma aveva la sua dignità nell’adattarsi al cambiamento: “l’asino si adatta al padrone, l’uomo si adatta al lavoro” diceva. E nel tempo, con il suo esempio, non con le sue parole, diffuse la sua mentalità tra i braccianti agricoli del posto e fu così che questi poterono rappresentare l’essenza dello sviluppo del locale comparto.  P.G. con il finire degli anni 80 cambiò impiego. L’agricoltura, quella che aveva nel lavoro dell’uomo il perno fondamentale, aveva pressoché definitivamente voltato pagina. La differenza nella competizione la faceva il trattore proprio quello che P.G. non sapeva usare. Fu così nuovamente il primo riformista di sé stesso. Imparò a fare il muratore, si adattò al cambiamento. Fece la fortuna delle aziende edili in cui lavorò utilizzando lo stesso metodo utilizzato nei campi. Non si legò mai ad un capo, ma al lavoro. Ora P.G è in pensione. Suo figlio è mio amico e ha molto più lui oggi di quello che hanno i figli dei “padroni” dove suo padre lavorava. Attitudine al cambiamento, capacità di adattarsi, soluzione dei problemi. Insegnamenti che parte della classe dirigente attuale (non solo quella politica) dovrebbe copiare dai braccianti agricoli e dai muratori di un tempo.